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Gori: “Una Commissione Regionale di Inchiesta sul trasferimento della gestione del Servizio Idrico” approfondimenti

NAPOLI. «Una Commissione Regionale di Inchiesta ai sensi dell’art.46 dello Statuto delle regione Campania per indagare sulla legittimità del trasferimento della gestione del Servizio Idrico Integrato da parte dell’ A.T.O. 3 “Sarnese – Vesuviano” alla Gori» è quanto chiede Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania, «per fronteggiare il clima di esasperazione dei cittadini campani appartenenti alla gestioni idrica dell’ATO 3 per l’onerosità delle bollette idriche , lo spreco di risorse umane e finanziarie, e  per la mancanza di trasparenza della gestione idrica attualmente offerta dalla Gori». Era stata la Legge Galli, seguita poi dalla legge regionale n. 14 del 1997, ad istituire i vari Ambiti Territoriali Ottimali con il compito di provvedere alla riorganizzazione del servizio idrico integrato. Ma, nel 2000, l’ATO nr. 3 “Sarnese-Vesuviano”, che comprende 76 comuni e di cui 59 nella provincia di Napoli e 17 in quella di Salerno, ha affidato, fino al 2032, la gestione del servizio idrico alla Gori spa, società controllata per il 51% dall’Ente d’Ambito Sarnese-Vesuviano, per il 37% dalla Saernese –Vesuviano Srl (società satellite della più nota ACEA SpA.), e per la restante parte del capitale da parte dell’ASAM di Castellammare di Stabia, ASATA di Torre Annunziata, ASM di Pomigliano D'Arco, ARIPS di Sorrento. Una decisione che non è mai andata giù a tanti cittadini residenti nel comprensorio, che subito si sono organizzati in comitati, petizioni e manifestazioni di protesta contro questo trasferimento di consegne che comporterebbe “un ingente aumento delle tariffe”. Ne è seguita, poi, finanche una interrogazione parlamentare da parte del deputato del Pdl Gioacchino Alfano, il quale ha chiesto lumi ai ministeri dell’Ambiente e dell’Interno, circa il fatto che «nell'ambito dell'ATO 3 Sarnese-Vesuviano molti comuni non hanno aderito in alcun modo al consorzio obbligatorio e che, in alcuni comuni della provincia di Napoli, come ad esempio nel comune di Pompei, il servizio integrato delle risorse idriche viene gestito dalla GORI S.p.a. senza un legittimo affidamento ad opera del consiglio comunale organo competente ex lege». Ora, invece, la proposta dei Circoli della Libertà della Campania, che potrebbe ridare nuove speranze a tutti coloro che sono scesi in piazza negli ultimi mesi contro tale passaggio di consegne. «Ho inviato una lettera a tutti i Consiglieri Regionali della Campania – spiega Antonio Sicignano - per ottenere un impegno dell’intero consiglio in favore di una doverosa, quanto necessaria, opera di indagine sul trasferimento della gestione del Servizio Idrico Integrato dall’ATO “Sarnese – Vesuviano” alla Gori. Tutti i residenti della provincia di Napoli e Salerno - continua - sono sul piede di guerra, ed è sacrosanto che il Consiglio Regionale della Campania risponda “presente” alle istanze di aiuto provenienti dai cittadini. Pertanto – aggiunge – sono molto soddisfatto del fatto che molti consiglieri regionali del Pdl ed alcuni del PD già mi hanno manifestato la loro disponibilità a sollevare il problema in consiglio regionale. Nei prossimi giorni, quindi, organizzeremo una conferenza stampa, dove annunceremo la proposta. L’auspicio – conclude - è di ricevere anche sostegni bipartisan».

Approfondimento: http://www.cdlstabia.com
Comunicato di Avatar di cdlstabiacdlstabia | Pubblicato Venerdì, 12-Set-2008 | Categoria: Arte-Cultura
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