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Una nuova mostra al Palazzo di Primavera di Terni: NEGRO: “CONTRASTI” (opere 2003-2013)

Sabato 20 aprile 2013, alle ore 18,  inaugurerà presso il Centro Espositivo Palazzo di Primavera di Terni la mostra NEGRO: “CONTRASTI” (opere 2003-2013), promossa dal Comune di Terni . Si tratta di una personale del pittore Andrea De Angelis (Terni, 1966), che dai primi anni ’90 firma le proprie opere con lo pseudonimo “Negro”: una sessantina di dipinti che sintetizzano dieci anni di lavoro dell’artista, dai quadri sostanzialmente astratti, suggeriti dalle linee del disegno architettonico (De Angelis è anche architetto), alle immagini “espressionistiche”, intense e brucianti, di grande impatto plastico e coloristico, della realtà più attuale, vissuta nell’esperienza individuale o riportata dai media.La mostra (a cura di Silvia Pegoraro), sarà aperta fino al 12 maggio 2013, e sarà documentata da un catalogo (italiano/inglese) edito da Morphema Editrice,  con presentazione  di Simone Guerra, Assessore alla cultura del Comune di Terni, un testo critico della curatrice e una nota biografica di Michele Benucci, e inoltre testi di Valentina Gregori, Paolo Liberati, Fabrizio Regno, Chiara Ronchini, dell’ arch. Aldo Tarquini e di Marina Vanzulli. ------------------------------Jean Baudrillard, nel suo saggio Verità o radicalità dell’architettura, scrive che “l’architettura non riempie uno spazio, ma lo genera”: affermazione che potrebbe senz’altro valere per tutta l’arte, e a maggior ragione per l’arte attuale, che si trova a confrontarsi con un concetto di spazio completamente rivoluzionato, rispetto solo a qualche decennio fa. Al pittore Andrea De Angelis (in arte “Negro” sin dai primi anni ’90) gli studi di architettura e il carattere profondamente analitico del disegno architettonico hanno fatto comprendere in modo ancora più acuto come  il nostro rapporto con lo spazio stia mutando: lo spazio storico, tradizionale, "razionale" sta scomparendo; lo spazio del presente-futuro è una combinazione dello spazio "reale" e di quello virtuale (possibile, onirico, immaginato, futuribile e quant’altro…) . Ecco allora che la sua congenita familiarità con le immagini (“Fin da ragazzino sono stato catturato dalle immagini, la mia memoria è una memoria di immagini…”, come lui stesso scrive) ha cominciato a generare una pittura sontuosa e inquietante , potente e insieme precaria, che partendo da liriche composizioni aniconiche si è sviluppata in una direzione sempre più ancorata al reale, ma che nello stesso tempo ne coglie efficacemente proprio la precarietà, la continua metamorfosi e l’essenza, per così dire, “spettrale”. Interrogazione esistenziale, disagio psicologico, denuncia sociale si fanno allora sempre più intense, nella pittura di Negro, mentre i colori si fanno sempre più acidi e incandescenti, le figure sempre più allucinate e scarnificate, i volti maschere grottesche o sembianze spettrali. Nel suo lavoro si riaffaccia così il “continente sommerso” dell’espressionismo italiano, da Lorenzo Viani all’espressionismo “pop” di Schifano, Angeli e Festa, all’infiammata e corrosiva figurazione di certa Transavanguardia…Dal lavavetri al transessuale, dalle telefoniste di call center ai “meninos de rua”, dagli immigrati sui barconi della morte alle lap dancers, da paesaggi postindustriali a desolati paesaggi dell’anima, nella pittura di Negro il reale si trasfigura in immagini oniriche. Questa trasfigurazione onirica del dato sensibile è potente e sorprendente, e  in certi lavori il pittore De Angelis-Negro sembra quasi “scorticare” le sue figure, ricostruendone un involucro vivo e bruciante di colori fluorescenti e di forme nervose e guizzanti. Una tendenza che si potrebbe definire, con espressione ossimorica (ma proprio per questo carica di promesse e contraddizioni, slanci imprevedibili e spunti dialettici) realismo visionario.                                                                                                     E’ insomma un’arte, quella di Negro, che certo non cancella l’eterna ossessione della referenzialità e dell’illusione ottica, ma li immerge nel magma vibrante e inarginabile  dell’immaginario individuale, di una visione che è, nella sua luce incandescente, o fredda e tagliente, sguardo rivolto al reale, ma è sempre anche sogno, immaginazione, allucinazione.                                                                                                  SCHEDA TECNICA 

Mostra: NEGRO: “CONTRASTI” (opere 2003-2013)  

A cura di: Silvia Pegoraro  

Sede: Terni, Centro Espositivo Palazzo di Primavera                                                                

Indirizzo: Via Giordano Bruno 3, Terni     

Inaugurazione: sabato 20 aprile  2013, ore 18.00                                                                                 Periodo espositivo: 20 aprile – 12 maggio  2013                                                                                    

Ingresso: libero                                                                                                                         

Orari: MAR-DO  10.00-13.00 / 16.00-19.00, LUNEDI’ chiuso                                                      

Catalogo in sede:  Morphema Editrice, con testi di Simone Guerra –  Michele Benucci,  Valentina Gregori, Paolo Liberati, Silvia Pegoraro, Fabrizio Regno, Chiara Ronchini, Aldo Tarquini, Marina Vanzulli.           

Informazioni: tel. 0744 434210. 

Comunicato di Avatar di silpegosilpego | Pubblicato Sabato, 13-Apr-2013 | Categoria: Arte-Cultura
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