Prendersi cura della prostata

CHI È A RISCHIO?

Gli uomini che raggiungono i 50 anni entrano in una fase della loro vita in cui potrebbero incorrere n dei fastidi legati all’apparato uro-genitale e nello specifico alla prostata. Sin dalla fine del 1800 però, a partire della scoperte e pubblicazioni di un noto ricercatore J.B. Read di Savannah, si studiano dei rimedi legati all’utilizzo del principio attivo del saw palmetto.

UNA MEDICINA CHE CRESCE IN NATURA.

Il Saw Palmetto, chiamato anche Serenoa repens, appartiene alla famiglia delle palme Arecaceae, è diffuso principalmente nella macchia mediterranea europea e nelle coste settentrionali e orientali rispettivamente di Africa e Stati Uniti. È stata registrata inoltre una piccola diffusione in ogni parte del globo. Con la sua altezza massima di 3 metri, è una delle piante curative più antiche, adoperata per curare problemi urinari e sessuali. Già gli antichi conoscevano i suoi effetti, e li hanno tramandati ai giorni nostri. Attualmente infatti il principio attivo del saw paletto viene sintetizzato per creare integratori e farmaci impiegati nel contrastare l’ipertrofia prostatica benigna.

IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA

Con questo termine si indica l’ingrossamento più o meno consistente della prostata, che può arrivare sino a triplicare le sue dimensioni normali. I problemi che causa sono senso di dover urinare frequentemente e dolore durante l’atto della minzione. Questo perché vengono ristretti i canali uterini dall’ingrossamento della ghiandola, andando ad incidere col tempo sulla salute della vescica. I soggetti colpiti da questo tipo di ipertrofia sono infatti spesso esposti a infezioni della vescica che oltre al dolore, aggravano la condizione psicologica dell’uomo colpito.

TANTI BENEFICI DEL SAW PALMETTO.

Il saw palmetto ha effetto contemporaneamente su entrambi gli apparati, genitale ed urinario. Tra i tanti benefici relativi all’assunzione del suo principio attivo si ha la riduzione della produzione dell’enzima che incentiva la trasformazione del testosterone in DHT, che causa degli squilibri ormonali più o meno gravi. Conseguentemente alla riduzione del DHT nel corpo si ha l’eliminazione del rischio di ingrossamento prostatico, o se già in atto, la cessazione di esso con successiva riduzione della ghiandola in tempi brevi. Ovviamente gli integratori o medicinali a base di serenoa repens non fanno dei “miracoli” e nel caso il soggetto avesse uno stadio troppo avanzato di ipertrofia possono aiutare durante la cura, ma non sono sufficienti da soli. Gli effetti più significativi dunque si hanno se il principio attivo viene assunto sin dai primi momenti in cui si avvertono dei fastidi alla prostata. L’altro beneficio è legato all’attività sessuale. I soggetti che assumono il saw palmetto prevengono al meglio i rischi di disfunzione erettile. Infine vi è un importante beneficio per i capelli. Il DHT infatti è legato anche alla caduta dei capelli, per questo riducendo la sua produzione, scende significativamente il rischio di caduta dei capelli e di calvizie. Nei soggetti più giovani a seguito di diversi studi, effettuati negli anni passati, ma che sono in continuo aggiornamento tuttora, è stato dimostrato che vi è una forte efficacia e che può sostituire perfettamente i trattamenti a base di finasteride, principio attivo utilizzato da sempre per la cura della perdita dei capelli. Da sottolineare che vi sono tanti blog sulla prostata che potete consultare per informarvi meglio, se vi incuriosisce l’argomento o se volete chiarirvi le idee sulle vostra condizione clinica e su quali rimedi adoperare.

Comunicato di LucM | Pubblicato Sabato, 10-Set-2016 | Categoria: Benessere