Forex: un mercato in divenire 
Il mondo Forex, permette di avere una consulenza con la tecnica di Gann, nel frattempo per conoscere le previsioni euro dollaro, non resta che aggiornarsi da sè sullo scambio di valuta estera. Di fatto Forex sta per foreign exchange market, si riferisce sostanzialmente al mercato valutario che viene consultato per lo scambio di una valuta con un’altra.
Sostanzialmente quello Forex è di gran lunga, il mercato più grande del mondo. Include poi gli scambi che avvengono fra grosse istituzioni bancarie, imprese multinazionali, governi e mercati finanziari. Per comprendere meglio di cosa si parla, basti pensare che l’attività di scambio giornaliera è di 1.900 miliardi di dollari.
Quando si sente parlare Trader Retail, sostanzialmente ci si sta riferendo a dei piccoli speculatori, essi rappresentano una minima parte di questo mercato e possono partecipare solo indirettamente, tramite un broker o tramite le banche. È' interessante sapere, per chi non lo conoscesse bene che è sostanzialmente un mercato giovane, nato nel 1971, quando iniziarono chiaramente ad apparire tassi di cambio fluttuanti.
Il foreign exchange market è enorme se comparato ad altri mercati, già 10 anni fa il Wall Street Journal stimava che il volume giornaliero degli scambi che avvenivano sul forex eccedeva i 1.000 miliardi di dollari, al giorno. Oggi, ogni giorno, si stima un volume di transazioni intorno ai 4.000 miliardi di dollari.
Ma nel 1944, ovvero prima della nascita del mercato Forex, era stato stabilito un accordo internazionale, denominato Bretton Woods Agreement, il quale impediva la speculazione sui mercati valutari. Gli accordi avevano il fine di stabilizzare le valute internazionali e prevenire così la fuga dei capitali tra le nazioni.
Questi accordi erano le basi per fissare un tasso di cambio tra tutte le valute ed il dollaro e fissarono il tasso di cambio tra il dollaro e l'oro, di 35 dollari per oncia. Prima di questo accordo, vi era il gold exchange standard, verso la fine del 1800. Sostanzialmente si basava sull'utilizzo dell'oro come una vera e propria base per ciascuna valuta.
Per l’epoca era fondamentale, impediva a chi era in carica in quel momento di valutare o svalutare arbitrariamente il denaro e di innescare così l'inflazione. Anche questa modalità comunque, per quanto potesse rappresentare delle garanzie, in realtà portava anche numerosi problemi.
Il crescere dell’economia, avrebbe portato qualcosa che per noi oggi non comporterebbe un problema, almeno non subito. Ma pensandoci bene, se un'economia cresce inizia a importare beni dall’estero, con il conseguente risultato di una restrizione dell’offerta di moneta nel paese che causava così un innalzamento dei tassi di interesse.
Come una catena che porta ad un anello più stretto alla fine che rappresenta la recessione. Proprio a causa di tutto il seguito, dopo la guerra fu adottato appunto l’accordo Bretton Woods Agreement. Così tutte le nazioni che decisero di farne parte, accettavano di mantenere il valore delle loro valute all’interno di uno stretto margine di cambio con il dollaro.
Si stavano gettando le basi dell’Unione Economica Europea, poi diventata solo Unione Europea.
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