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“True colors” ovvero perché il colore fa il brand


 

Pietro Renda, Channel and Supplies Sales Director per Lexmark in Italia

 

23 maggio 2016 - Il colore rappresenta un’eccellente strumento per la definizione di un brand. Oltre al logo, è infatti l’aspetto più riconoscibile in tema di brand identity. I colori di un marchio riflettono la sua personalità nel mondo, ed è davvero sorprendente quanto siano importanti.

Una ricerca[1] rivela come giudichiamo inconsciamente un prodotto in circa 90 secondi dal momento in cui lo vediamo per la prima volta e che la nostra valutazione si basi tra il 62% e il 90% esclusivamente sul colore, mentre i ricercatori della Loyola University hanno inoltre scoperto che il colore aumenta fino all’80% la capacità da parte di un brand di essere riconosciuto. Per queste ragioni è fondamentale che le aziende facciano sempre uso dei colori corretti.

Il colore scelto da un’azienda dovrebbe distinguerla in modo univoco, comunicare la giusta immagine e legarla ai valori del suo brand. I colori più congeniali per un’azienda differiranno a seconda dei suoi interlocutori e settore, ma il principio base della chiarezza andrà sempre rispettato.

Sfortunatamente creare un brand non è così semplice come scegliere due colori di base. Le sfumature di grigio sono molte più di cinquanta, giusto per fare un esempio. Infatti secondo Adobe, ve ne sono 256. Come ha dimostrato “the dress”, il fenomeno virale dello scorso anno, persino quelli tra noi che hanno capacità visive ordinarie, vedono i colori in modo differente. Con l’occhio umano che è in grado di vedere oltre 10 milioni di colori, il rischio di utilizzarne uno sbagliato è alto.

Lo schema di colore di un marchio riguarda tutti gli aspetti aziendali: dal design di prodotti e collateral per la comunicazione interna, agli ambienti degli uffici e le partnership esterne.  Alcune organizzazioni, come l’University of California, di Berkeley, restringono persino la propria paletta di colori nell’ambito delle loro policy di accessibilità a beneficio di coloro con capacità visive limitate. È quindi fondamentale che specifici colori vengano utilizzati in modo coerente sia su stampa che online.

Ma troppo spesso si vedono aziende le cui brochure hanno colori leggermente diversi da quelli dei propri siti web, i flyer non sono uguali alle lettere e così via. Se si sta sviluppando un marchio, il blu, verde o rosso sul sito web deve essere il medesimo quando viene stampato. Un errore online è semplice da correggere, ma errori di stampa possono rivelarsi molto cari. Ciò significa che le aziende necessitano di sistemi in grado di offrire qualità di colore in ogni momento.

La linea di prodotto multifunzione a colori di Lexmark è stata progettata per offrire colori di alta qualità che consentano alle aziende di differenziarsi in un mercato sempre più affollato. Grazie alla tecnologia Color Replacement, disponibile in molti dispositivi Lexmark, le aziende possono dare vita ai propri colori con una risoluzione perfetta, persino stampando in-house.

E con la nuova tecnologia, la stampa in proprio diventa una possibilità reale che consente alle aziende di risparmiare pur ottenendo risultati professionali.

Ogni azienda – sia B2B che B2C – si affida al colore per trarre il massimo dal proprio brand.  Scegliendo la giusta tecnologia di stampa si è certi che i propri “true colors” brilleranno sempre.


[1] Fonte: Institute for Color Research

Comunicato di Avatar di AxicomAxicom | Pubblicato Lunedì, 23-Mag-2016 | Categoria: Tecnologia
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