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La protesta dei Forconi ed il settore del credito approfondimenti

E’ di questi giorni la cosiddetta protesta dei Forconi nata dall’omonimo movimento siciliano, ovvero il blocco dei trasporti degli “autoconvocati dell’Immacolata”, una sorta di rivolta camuffata che alcuni commentatori descrivono come non priva di connotati antidemocratici e stilemi mafiosi.

La protesta sta coinvolgendo tutto il Paese con tempi e metodi non definiti né concordati e focolai di rivolta a Roma, Milano, Torino, Genova, Sicilia e Sardegna. Sono state bloccate stazioni, ci sono stati presidi stradali, volantinaggi e manifestazioni; a Torino gli agenti di Polizia, con un gesto che ha visto molti differenti commenti, si sono tolti i caschi ed hanno appoggiato a terra gli scudi.

La crisi economica che si avverte da ormai troppo tempo, il grave disagio sociale che molte categorie di lavoratori affrontano giornalmente, le risposte a questo malessere generale che dalle istituzioni stenta ad arrivare, hanno fatto sì che si sviluppasse questo enorme movimento che ha coinvolto varie categorie, i motivi della protesta non sono ancora del tutto chiari, tuttavia ad essere limpido è sicuramente il “grido di aiuto” e di “basta” che si innalza a gran voce, una protesta che vorrebbe di nuovo vedere la luce nell’economia del nostro paese e nelle tasche delle famiglie italiane.

Le richieste sono quelle storiche, specifiche del settore e, come evidenzia l’ampiezza della manifestazione, si rende necessaria una riflessione su di un settore chiave per l’economia italiana che garantisce la connessione e lo scambio di merci in una terra, come l’Italia, che offre tanti prodotti di eccellenza.

Quali strade possono essere intraprese per raggiungere questi obiettivi? Tra le altre, certamente il credito è un elemento importante che, meglio di altre azioni tese a proteggere i nostri prodotti, può coadiuvare il rilancio del settore e che potrebbe dare alle eccellenze italiane maggiori possibilità di presentarsi anche all’estero con la forza necessaria ad una competizione equilibrata.

Le banche e le società finanziarie che offrono finanziamenti, prestiti e cessioni del quinto costituiscono uno dei comparti produttivi basilari per il sostegno all’economia reale che si basa principalmente, sul lavoro delle piccole e medie imprese e sul risparmio delle famiglie. Per questo motivo è di fondamentale importanza ed è necessario oggi in questo clima di recessione e di forti tensioni sociali, salvaguardare il sistema creditizio, creando nuove opportunità di sviluppo, proponendo soluzioni da mettere subito in campo per far crescere il nostro paese e contenere il grave disagio sociale dei nostri tempi.

Comunicato di Avatar di maxemamaxema | Pubblicato Lunedì, 16-Dic-2013 | Categoria: Finanza
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