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L'Ultimo volo dell'angelo : quando un giallo è sopratutto un gran bel libro! approfondimenti

L'ultimo volo dell'angelo:Quando un giallo è anche un gran bel libro
Un grande capolavoro, un exploit di intuizioni e passaggi coraggiosi e azzeccati. "L'ultimo volo dell'Angelo" (Armando Curcio Editore) è un'avvincente opera prima di Osvaldo Rossoni e Nadia Vittori, due autori emergenti che hanno dato il meglio di sé in un libro affascinante, ricco di spunti innovativi, che si fa leggere con interesse sempre crescente, mantenendo il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima riga, all'ultimo verso.
Un giallo medievale, che ricorda il sapore giovanile del grande Umberto Eco, ambientato nelle atmosfere cupe e gotiche di un periodo buio e tormentato, documentate e rese ancora più vere da attenti studi condotti scrupolosamente dagli autori che in questo modo hanno potuto descrivere con dovizia di particolari i luoghi, i personaggi, i sentimenti... Un libro che affascina, da leggere con attenzione per non perdere neanche un passaggio di una storia intricata, misteriosa, violenta, psicologica, emozionante. 
Un thriller intenso, carico di pathos e suspense, che racconta le vicende della moltitudine di uomini e di donne in cammino per i grandi pellegrinaggi del tempo. Durante la lettura ci si imbatte nel complesso del Santa Maria della Scala di Siena, crocevia di pellegrini alla volta di Roma, nella sparizione del Sacro Chiodo, reliquia arrivata a Siena nel 1357, e nell'uccisione di una fanciulla innocente.
La tensione è palpabile, e rispecchia la complessità della psicologia del protagonista: il lettore in questo modo riesce a cogliere tutte le infinite sfaccettature della sua anima tormentata.
Metà del Trecento. Un uomo, di ritorno da un viaggio, si fa strada nei campi assolati attorno a San Gimignano. Ancora qualche attimo e sarà di nuovo a casa, tra le braccia della moglie e della figlia di pochi anni. È felice. Non immagina che solo una manciata di ore più tardi gli zoccoli di una ricca cavalcatura calpesteranno tutto quello per cui ha sempre vissuto, trascinandolo in un abisso di follia e disperazione.
Siena, 1359. Strani incidenti turbano la tranquilla quotidianità dello Spedale del Santa Maria della Scala, a un passo dal duomo, brulicante di viandanti e pellegrini alla volta di Roma. Apparizioni, misteriose trasformazioni. Fenomeni che sfiorano il soprannaturale. Spiegabili, volendo, ma come?
Un'anima che non sa darsi pace e un'intera comunità che prova a ritrovare un equilibrio, soprattutto in vista della festa più importante dell'anno e delle sue rappresentazioni, fantasmagoriche e mirabolanti come mai nella storia dello Spedale.
L'ultimo atto, per entrambe, sarà un omicidio. Violento, sacrilego. Venuto dal cielo, come la più canonica e la più atroce delle vendette divine, e come ogni intervento divino, apparentemente lontano da ogni possibile – o accettabile – interpretazione razionale

Paolo Orlando

http://www.curcioeditore.it

Comunicato di Avatar di pa4321pa4321 | Pubblicato Mercoledì, 22-Ott-2008 | Categoria: Arte-Cultura
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