Login »Nick: Pass:
Twitter
Facebook

"Miseria e Nobiltà" al Teatro delle Emozioni approfondimenti

Dal 25 novembre al 5 dicembre 2010

al Teatro delle Emozioni
LA TANA DELL’ARTE
presenta
Miseria e Nobiltà
De Roma nostra

Commedia di Eduardo Scarpetta
Regia, traduzione e riadattamento di Felice Sandro Leo

Con Salvatore Mazza, Lorenzo Tromboni, Daniela Rosci, Gabriella Ghini,
Annalisa Peruzzi, Claudio Emiliani, Francesco De Angelis, Simone Milli, Gianluca Preite, Giordano Leo, Federica Anderlucci, Manuela Castagna, Alex Cellentani, Enrico Canale, Gianni Leo


Costumi Lalla Sabbatella
Scene Stefania De Angelis

“Er monno dovrebbe esse popolato solo da nobili.
I pezzenti nun dovrebbero più esiste”

Dal 25 novembre al 5 dicembre (dal giovedì alla domenica), al Teatro delle Emozioni (Via Tor Caldara, 23), va in scena Miseria e Nobiltà, riadattamento della celeberrima commedia di Eduardo Scarpetta, curato da Felice Sandro Leo che ne ha firmato anche la regia. La manifestazione è realizzata con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione.
A proporla la compagnia La Tana dell’Arte che, protagonista del panorama teatrale romano, ha deciso di riprodurre il testo composto nel lontano 1888 dal celebre attore e drammaturgo napoletano. Il lavoro, egregiamente tradotto in romano da Felice Sandro Leo, che ne segue anche la direzione artistica, è divenuto uno spettacolo adatto a tutte le età, fedele al testo originale ma ritoccato al punto giusto per divertire il pubblico di oggi.
Mattatore indiscusso della scena l’attore napoletano Salvatore Mazza, noto anche al pubblico del piccolo schermo, nei panni di Felice.
La commedia racconta la storia di quest’ultimo, uno squattrinato popolano, che vive alla giornata facendo lo scrivano e condivide la casa con il figlio Peppino (Giordano Leo), la compagna Iolanda (Daniela Rosci), l’amico Checco (Lorenzo Tromboni), di professione fotografo ambulante, della moglie di lui, Adele (Gabriella Ghini), e della loro figlia Barbara (Annalisa Peruzzi).
Cambia, rispetto alla versione originale, l’ambientazione: Roma sostituisce in tutto e per tutto la Napoli di Eduardo. Così, al posto del Teatro San Carlo, appare il Teatro dell’Opera, e il romano rimpiazza, battuta dopo battuta, il napoletano. Adattamento perfetto anche per il resto: basti pensare al fotografo Salvatore che - in questa versione della commedia – si chiama Checco, caratteristico nome trasteverino.
Al centro della vicenda, insieme alla fame, la miseria: Felice e Checco, a causa di lavori ormai sempre meno richiesti, conducono una vita impossibile tra inerzia e malumori e sono costretti a occupare le loro giornate impiegando qualche misero abito o qualche capo di biancheria, avanzato dal corredo o dal vecchio guardaroba.
Nascono in questo contesto scenette davvero esilaranti: come quella del ballo degli spaghetti, che qui diventano bucatini e vengono nascosti in tasca dal protagonista per essere utilizzati come provvista, o quella del famoso cappotto di quando Felice lavorava come capo usciere al Comune.
Alla porta dei due si presenta, un giorno, Nino, il padrone di casa, che ormai non vuole più aspettare per avere i soldi di cinque mesi di affitto arretrato. Ne approfitta il marchesino Eugenio (Simone Milli). L’uomo è innamorato della bella Gemma (Manuela Castagna), di professione ballerina, ma la sua famiglia (e, in particolar modo, suo padre) si oppone all´unione poiché la ragazza non ha origini nobili. Al contrario il padre di quest’ultima, il Cavaliere Gaetano Semollone (Claudio Emiliani), un ex cuoco divenuto molto ricco dopo aver ereditato i beni del suo padrone, è felice di acconsentire al fidanzamento: imparentarsi con dei nobili è il suo sogno, ma pretende di conoscere i familiari del giovane. Per superare gli ostacoli del caso, il marchesino Eugenio ha un piano: chiedere a Felice, a Checco, alla moglie e alla loro figlia di travestirsi e fingere di essere i suoi nobili parenti, in modo da potersi presentare a casa di Gemma e chiederne la mano. La situazione, però, si complica e i colpi di scena non si fanno attendere. Sarà proprio uno di questi a risolvere tutta la situazione e a far sì che le famiglie di entrambi i giovani benedicano le nozze. Un finale pieno di morale, dunque, dove ovviamente l´amore trionferà.
Abilmente gestiti dalla regia di Felice Sandro Leo gag ed equivoci si susseguono continuamente, permettendo a tutti gli attori di sfogare la propria vis comica all’interno di una commedia che non mostra minimamente l’usura del tempo e che, anzi, continua ad avere lo stesso smalto dell’epoca, lasciando al pubblico – seppur tra i frizzi e le battute - qualche pillola di saggezza che obbliga a chiedersi quale sia la vera nobiltà.
In tutto, sul palco e dietro le quinte, diciassette attori - tra professionisti, semiprofessionisti e dilettanti - e nove addetti, una compagnia affiatatissima grazie alla quale quello che va in scena, racchiuso in due ore di spettacolo, è il gustosissimo affresco di un mondo, tanto lontano quanto vicino a quello ben più smaliziato e cinico dei nostri giorni, in cui tanti sono pronti a tutto pur di arrivare al loro fine. Così il popolano è capace di fingersi nobile per godere dei benefici che la vita di chi ha il sangue blu comporta, il ricco è pronto ad acconsentire a un matrimonio che - imparentandolo con dei blasonati - migliori ulteriormente la sua condizione sociale e, infine, il nobile è disposto a rendersi ridicolo agli occhi altrui pur di guadagnare le attenzioni di una giovane e avvenente fanciulla.
Per raggiungere l’ambizioso obiettivo e riuscire a riprodurre al meglio questo lavoro, oltre che lavorare sul testo, è stato necessario intervenire scrupolosamente su tutte le fasi e gli elementi di scena come i costumi, che sono stati studiati da Lalla Sabbatella e realizzati da Valentina Raco, e il trucco, al quale ha lavorato Clara Cittadini. Ampio spazio al testo teatrale nella sua versione originale, anche se questo ha comportato dover sacrificare alcuni degli sketch resi celebri da Totò nel film.
“Ho dato risalto - come è mia abitudine - anche ai personaggi più in ombra, sperimentando situazioni nuove, e mi sono divertito, proiettandomi dentro la storia, una volta Felice, l’altra Gaetano e poi Checco, ma anche – di tanto in tanto - Iolanda e Adele, e pure Eugenio e Barbara. Mi piacerebbe che quanti avessero modo di leggere il copione o di assistere allo spettacolo, apprezzassero l’entusiasmo di queste attrici e di questi attori che si dedicano per passione e con professionalità all’arte del teatro”, ha detto il regista che, parlando del lavoro, ha anche aggiunto: “Non ho voluto mancare nell’onorevole lista di coloro i quali hanno portato in scena Miseria e Nobiltà, e ho anzi scelto di imprimerle una marcia diversa e una comicità più vicina ai nostri tempi”
Due le serate all’insegna della solidarietà: il 28 novembre e il 2 dicembre. Una parte del ricavato dello spettacolo della prima sarà devoluto alla Onlus Lidap, la Lega Italiana contro i Disturbi d´ansia, Agorafobia ed attacchi di Panico, mentre una parte della seconda andrà all´Associazione Peter Pan Onlus che offre sostegno e accoglienza gratuita nelle sue tre Case ai bambini malati di cancro e alle loro famiglie che vengono a Roma per essere curati negli Ospedali Bambino Gesù e Policlinico Umberto I°.
Nel corso della programmazione sono, inoltre, previsti anche due spettacoli in matinée: il 25 e il 26 novembre.
Media partner dello spettacolo Miseria e Nobiltà è Comic Radio, la prima emittente radiofonica italiana dedicata a comicità, satira e humor.

NOTE DI REGIA:
“Ho recitato già due volte in questa commedia dal sapore agrodolce e, a distanza di 19 anni da allora, ho deciso di riproporla con la mia compagnia, La Tana dell’Arte.
Miseria e Nobiltà è una delle commedie più rappresentate in tutta Italia e, proprio per questo, non ho voluto mancare nell’onorevole lista di coloro i quali l’hanno portata in scena, e ho anzi scelto di imprimerle una marcia diversa e una comicità più vicina ai nostri tempi.
Interamente tradotta dal dialetto originale napoletano al romano, la storia si veste totalmente dei coloriti e tipici suoni che riecheggiano nei vicoli di Roma senza togliere nulla di quello che, al testo originale, solo Scarpetta ha saputo dare.
Ognuno dei diciassette personaggi in scena rappresenta la vita quotidiana di tutti noi, ogni riferimento presente nella storia rispecchia la nostra società e così è da oltre centoventi anni, a testimonianza che questa commedia è un’opera d’arte vera e autentica. Ho voluto dare risalto - come è mia abitudine - anche ai personaggi più in ombra, sperimentando situazioni nuove e dando, in questo modo, un ulteriore peso a tutto il lavoro. Mi sono divertito a dirigere Miseria e Nobiltà, mi sono sentito spesso coinvolto e proiettato dentro la storia, una volta Felice, l’altra Gaetano e poi Checco, ma anche – di tanto in tanto - Iolanda e Adele, e pure Eugenio e Barbara. Mi sono visto in Luigi, Ottavio e Nino. Ho sofferto quanto Bettina, sono stato Rocco e Vincenzo e addirittura piccino quanto Peppino.
Mi piacerebbe che quanti avessero modo di leggere il copione o assistere allo spettacolo apprezzassero l’entusiasmo di queste attrici e di questi attori che si dedicano per passione e con professionalità all’arte del teatro. Costoro sono i miei gioielli, coloro che - nel momento in cui sto per addormentarmi - sento camminare sulle tavole di un palco mentre lo scricchiolio del legno mi fa da dolce ninna nanna”.

ll Regista
Felice Sandro Leo
CAST ARTISTICO

Personaggi Interpreti
Felice, scrivano Salvatore Mazza
Checco, fotografo Lorenzo Tromboni
Iolanda , moglie di Felice Daniela Rosci
Adele, moglie di Checco Gabriella Ghini
Barbara, figlia di Checco e innamorata di Luigi Annalisa Peruzzi
Gaetano, ex cuoco e padre di Gemma Claudio Emiliani
Luigi, innamorato di Barbara e figlio di Gaetano Francesco De Angelis
Eugenio, suo figlio, innamorato di Gemma Simone Milli
Vincenzo, servitore di Gaetano Gianluca Preite
Peppino, figlio di Bettina e Felice Giordano Leo
Bettina, servitrice di Gaetano Federica Anderlucci
Gemma, ballerina, sua figlia Manuela Castagna
Marchese Ottavio Favetti, detto Bebè Alex Cellentani
Rocco, servitore di Gaetano Enrico Canale
Nino, il padrone di casa Gianni Leo
Cameriere Aurora Leo e Francesca Leo

CAST TECNICO

Regia
Felice Sandro Leo
Traduzione e libero riadattamento
Felice Sandro Leo
Scene
Stefania De Angelis
Costumi
Lalla Sabbatella
Sarta
Valentina Raco

Trucco e Parrucco
Clara Cittadini
Foto di scena
Fabrizio Caperchi
Assistente di Scena
Cristiana Putzu
Direttore artistico
Felice Sandro Leo


TEATRO DELLE EMOZIONI
Via Tor Caldara, 23 − 00179 Roma (Zona Arco di Travertino)
Tel. 06/78312855 - tel. 06/78382631 – Capienza: 200 posti
Info: Associazione Culturale La Tana dell’Arte
www.latanadellarte.it - Tel. 328/2811700 - e-mail: miseriaenobilta@latanadellarte.it

ORARIO SPETTACOLI
Lo spettacolo, che ha ottenuto il patrocinio di ROMA CAPITALE – ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI E DELLA COMUNICAZIONE sarà in scena dal giovedì al sabato alle ore 21.00 e la domenica alle ore 18.30. Il 28 novembre e il 2 dicembre, insieme allo spettacolo, va in scena la solidarietà: una parte del ricavato della prima serata sarà devoluto alla Onlus Lidap, la Lega Italiana contro i Disturbi d´ansia, Agorafobia ed attacchi di Panico, mentre una parte della seconda andrà alla Associazione Peter Pan Onlus.

COSTO DEI BIGLIETTI
Intero 13 euro – ridotto 10 € (+ tessera teatro Emozioni 2.00 €)
Ufficio stampa: Paola Pacchiani – Maria Alessandra Scuderi
338/2715138 – 339/6817939
e-mail: paola_pacchiani@yahoo.it; mariaalessandra@montitv.it; miseriaenobilta@latanadellarte.it

Immagini di scena sono a disposizione della stampa previa richiesta

Comunicato di Avatar di montitvmontitv | Pubblicato Giovedì, 18-Nov-2010 | Categoria: Arte-Cultura
Portale automobilistico
Elenco e offerte Terme

Reazioni:

Voto medio

2.00

1 VOTO

Iscriviti per poter votare questo comunicato o pubblicarne uno a tua volta.
 

Iscriviti

Iscriviti
Iscrivendoti potrai inserire nuovi comunicati, votare i comunicati altrui e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui o sull'immagine per aggiungerti
Versione Mobile