La Festa di Santa Eulalia, un festa per tutti
Per chi ancora non ne fosse al corrente, Barcellona, oltre ad essere una delle capitali europee della diversione, possiede un gran numero di tradizioni e feste popolari. La città infatti, pur essendo diventata fedele per caratteristiche alle tante capitali europee del ventunesimo secolo, mantiene ancora le sue tradizioni che posseggono un'importanza essenziale per i nativi ed una rilevanza turistica per i visitatori, i quali cercano di accaparrarsi un biglietto con mesi di anticipo e cercare tra gli appartamenti a Barcellona Ramblas.
Una delle feste più sentite della città è senza dubbio la Festa di Santa Eulalia, la patrona di Barcellona, che ha il suo apice il 12 febbraio di ogni anno dopo nove giorni di eventi che abbracciano tutto il centro storico della città ed in particolar modo la zona del Barrio Gotico. La morte di Eulalia, torturata per ben tredici volte a tredici anni, fa sì che la ricorrenza sia indirizzata in particolar modo per i più piccoli. Sono tanti infatti gli eventi di tipo ludico che accompagnano i giorni della celebrazione, tra gli altri il "desfile de insectes i bitxets festius i de foc" (sfilata di insetti di fuoco), il "Ball de l'àliga" (ballo dell'aquila) ed il tradizionale "Desfile de gegants" (sfilata dei giganti) con il pupazzo di Laia ad aprire il cammino. L'artigiano Xavier Jansana nel 1998 costruì La Laia, una rappresentazione gigante di Santa Eulalia, simbolo del suo coraggio e dedicata a tutti i bambini della città. I più grandi invece possono approfittare dell'evento per visitare i musei con accesso gratuito, prendere parte ad una Sardana, vedere i Castellers nel Centro Storico e respirare alcune tra le tradizioni catalane più importanti.
La leggenda dice che Santa Eulalia nacque a Sarrià, nella parte alta della città. Era una bambina che brillava per la sua umanità. I poveri che bussavano alla sua porta non se ne andavano mai a mani vuote. Vicino casa di Eulalia c'era un pozzo, punto di ristoro per la gente della zona. Un giorno la bambina andò a prendere dell’acqua e vide che il pozzo si era seccato. Comprendendo l'entità della situazione, la bimba iniziò a piangere disperatamente. Le sue lacrime contribuirono a costruire un fiume d'acqua fresca che arrivò fino a casa sua. Tutti i pozzi di Barcellona vennero riempiti grazie alla forza dell'acqua. Vicino alla casa di Santa Eulalia c’era un grande bosco pieno di cipressi. Un giorno mentre la Santa stava passeggiando da quelle parti le apparve un angelo che le pronosticò che sarebbe diventata santa e patrona di Barcellona. Diocleziano, l'imperatore romano, iniziò una grande persecuzione di cristiani. La giovane Eulalia, alla tenera età di tredici anni, si recò presso il console Deciano rimproverandolo della sua ferocia. Deciano rinchiuse Santa Eulalia in prigione e la condannò a soffrire tredici torture, tante quante i suoi tredici anni. La leggenda narra che venne crocifissa a Plaza de l'Angel a Barcellona. I barcellonesi da quel momento la presero come punto di riferimento invocandola in moltissime occasioni. Le sue spoglie sono ospitate nella cripta della Cattedrale, dopo aver riposato per anni a Santa Maria del Mar.
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