Alfredo Pizzoli- Università: sancita la possibilità di commissariare gli Atenei. 2011
Alfredo Pizzoli
1-Università: sancita la possibilità di commissariare gli Atenei.2011
Il 22 settembre 2011, può essere considerata una data epocale nella storia dell’amministrazione dell’Università italiana. Infatti, in tale data, il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato il decreto legislativo concernente i parametri di sostenibilità finanziaria degli atenei e previsto la possibilità di arrivare sino al loro commissariamento. Il decreto ha già ricevuto il parere favorevole del Consiglio di Stato ed altrettanti analoghi positivi pareri delle competenti Commissioni parlamentari permanenti. Si attende ora solo la registrazione da parte della Corte dei Conti per la definitiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il predetto decreto legislativo, dispone un monitoraggio continuo degli assetti economici, patrimoniali e finanziari di tutti gli istituti universitari, particolarmente mirati a rilevare aspetti critici e di deficit.
Alla luce di quanto sopra, tutte le università saranno tenute a:
a) porre in essere un effettivo riassestamento dei bilanci con particolare riguardo ai disavanzi di considerevole entità;
b) iniziare delle gestioni improntate ad una reale ed effettiva trasparenza;
c) assicurare un’offerta formativa di elevato livello, ponendo attenzione ad incrementare gli investimenti in tema di formazione;
d) lavorare con modalità gestionali che assicurino l’efficacia, l’efficienza e la trasparenza.
Il decreto legislativo, prevede tre casi, due dei quali, come da più parti - con gergo calcistico - si è osservato, sono considerati una sorta di “cartellino giallo”.
Il primo caso, attiene ad eventuali situazioni di criticità per disequilibri finanziari, economici e patrimoniali di carattere temporaneo. In tale evenienza, l’Ateneo deve porre in essere interventi di risanamento, sotto la vigilanza del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il secondo caso, afferisce ad eventuali dissesti finanziari, per cui l’università non è in grado di rispettare scadenze concernenti debiti di somme liquide ed esigibili, nel qual caso è concertato un piano di rientro con tempistiche certe.
Il terzo caso, definito da “cartellino rosso”, scatterà ove gli atenei, nonostante i predetti interventi, non riescano a riordinare i loro conti. In tale deprecata evenienza, si farà ricorso al commissariamento vero e proprio, in cui, il commissario nominato, avrà il compito e l’onere del totale ripianamento dei debiti, al fine di ricondurre il bilancio ad un assetto equilibrato e produttivo.
Nel prossimo articolo, concluderemo l’esame dell’innovativo decreto legislativo.
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