Pubblicato il bellissimo libro di Szabò Kàzmér "Abbellire l'anima"
Abbellire l’anima è un libro travolgente, particolare, in cui un medico cerca di adattarsi alle sfide del mondo che ad un europeo a volte sembrano crudeli. L’autore intuisce che la soluzione a tali sfide deve essere cercata da qualche parte in profondità e il protagonista la raggiunge riflettendo senza sosta e vivendo sempre più esperienze, e scopre che il senso della nostra strada è curarci continuamente l’anima, migliorarla, ingentilirla, cioè abbellirla - sono state queste le parole con cui l’editore ungherese proponeva il libro durante la pubblicazione di grande successo del volume in Ungheria nel 2004.
Oltre ad essere colorito, affascinante, sensazionale, a volte drammatico, il libro è molto complesso e ben elaborato sia nella struttura sia nelle vaste conoscenze nel campo della filosofia, della psicologia e delle diverse dottrine sulla morale. Abbellire l’anima è scritto secondo il modo proposto da Platone “rivoltandolo su e giù in molto tempo e incollando i pezzi l’uno all’altro o togliendoli”.
Questa “ghirlanda di novelle” contiene ventisei capitoli.
La storia della vita del protagonista, Ákos Tavasz, si svolge in sette scene: tornando e ritornando in Ungheria e in Africa, nell’Asia lontana e nelle isole Caribiane; e nella “commedia”, che si svolge in giro per mezzo mondo, e in cui a volte sono i cosiddetti promenad ad aiutare il lettore accompagnandolo da una scena all’altra.
Grazie a questa “commedia” che abbraccia mezzo mondo, nonostante siano presenti parecchie caratteristiche ungheresi, il libro può essere considerato internazionale per il suo modo di pensare e le emozioni che ci si presentano.
Si tratta di un libro che dà gran piacere durante la lettura e allo stesso tempo fa riflettere il lettore. Insomma, oltre il suo valore letterario, può avere anche una funzione didattica, soprattutto da un punto di vista morale.
Il libro è influenzato, senz’altro, dalle esperienze dello scrittore vissute durante i suoi viaggi per il mondo e dall’ideologia platonica appresa durante gli studi nel corso degli anni. Nonostante tutto, la sua intenzione con quest’opera non è né un resoconto delle sue esperienze, né una sorta di predica.
Il titolo ungherese è di una parola sola, Megszépülés, mentre quello italiano è Abbellire l’anima. Il messaggio del titolo allude al contatto con il mondo di pensieri di Platone. Nella filosofia di Platone il Bello e l’idea del Bello occupano un posto fondamentale. Condotta una vita giusta, l’anima ascende alla meta finale, al Bello totale, con cui si unisce. Da questo fatto deriva il titolo del volume.
Lo scrittore ritiene che lo scopo della vita umana sia l’adeguamento all’ascensione dell’anima, illustrata nel Simposio di Platone. Abbellire l’anima tratta di quest’ascensione, dell’abbellire.
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