Assassin's Creed: Revelations
Dopo quattro anni e quattro giochi la storia di Desmond e dei suoi avi volge al termine con Assassin's Creed: Revelations.
Siamo nell'anno 1511 ed Ezio Auditore raggiunge Costantinopoli alla ricerca di un antico artefatto nascosto da Altair ibn La-Ahad che potrebbe cambiare le sorti della guerra con i templari per sempre. Partendo da questa impostazione narrativa gli sviluppatori hanno snodato la trama del gioco in tre distinti moduli. La campagna principale di Ezio a Costantinopoli si interseca con le memorie passate di Altair e con quelle di Desmond.
Distrutto dagli eventi che contro la sua volontà lo hanno coinvolto nel tumultuoso finale di Brotherhood, la memoria di Desmond Miles è stata annullata dal contatto con la mela dell'Eden e poi ridotta in tanti brandelli. Il coraggioso protagonista della quadrilogia cercherà di recuperarla procedendo a ritroso nella vita dei suoi antenati Altair ed Ezio. Dovrà perciò guadagnarsi la libertà ripercorrendo nei panni di Ezio Auditore il viaggio che da Firenze lo ha portato nel '500 a Costantinopoli per rintracciare le cinque chiavi realizzate da Altair per sigillare la porta della biblioteca collocata nel tempio degli Assassini di Masyaf.
Questa poliedrica struttura narrativa poggia sulle meccaniche di gioco collaudate e si arricchisce di elementi di pura innovazione. La trama, poi, funziona anche grazie alla qualità del comparto audiovisivo. La colonna sonora è solida, così come è di un buon livello il doppiaggio dei personaggi. Se inizialmente all'interno di Revelations tutto sembra muoversi secondo schemi di gioco già conosciuti da milioni di appassionati, dopo poche ore inizia a venire fuori il lavoro fatto dagli sviluppatori di Ubisoft Montreal per migliorare gli ingranaggi del gameplay. Tante piccole innovazioni sono legate al modulo esplolativo, alle fasi di combattimento, alla varietà delle missioni principali e secondarie ed alla gestione manageriale dei covi di Assassini sparsi per la mappa di Costantinopoli. Sotto il profilo del gameplay Ezio può muoversi rapidamente per Costantinopoli seguendo la trama principale o concentrandosi sulle attività secondarie. A sua disposizione ha un nuovo strumento, la lama uncinata, che gli fa scalare i muri rapidamente e compiere balzi che prima sarebbero parsi impossibili. Un'altra novità è la possibilità di fabbricare bombe, che è un’introduzione gradita ma mette anche in luce uno dei più grandi problemi della serie Assassin’s Creed, la grande quantità di strumenti tattici che però non sono tutti utili. Gli scontri sono stati resi più complessi tramite l’introduzione di guardie nascoste armate di armi da fuoco e di nemici più resistenti.
Per quanto riguarda il sistema di personalizzazione del proprio personaggio, pur presentandosi identico a quello del precedente episodio della saga dal punto di vista visivo, presenta un numero superiore di elementi di personalizzazione sia estetica che funzionale.
In conclusione possiamo affermare che Assassin's Creed: Revelations è il migliore gioco della serie:dotato di un buon comparto tecnico, personaggi carismatici che troviamo inseriti in una trama divertente, buon multiplayer. Anche se il risultato è buono e le modifiche ci sono, rimane la sensazione di stare giocando allo stesso titolo per la terza volta di seguito.
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