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Microimprese, cresce ancora la rischiosità creditizia approfondimenti

Il permanere delle difficoltà legate alla situazione economica negativa nel corso del 2011 si è ripercossa inevitabilmente anche sui rapporti tra Istituti di Credito e Piccoli Operatori Economici (ovvero le imprese italiane con meno di 10 dipendenti e/o un fatturato inferiore a 2,5 milioni di Euro, che rappresentano una componente fondamentale del tessuto economico nazionale), che hanno fatto registrare un preoccupante, ma non inatteso, peggioramento di tutti gli indicatori di rischiosità creditizia.

Questa la principale evidenza che emerge dall'analisi presentata nell'ambito dell'ultima edizione dell'Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici, realizzato da CRIF Decision Solutions e Nomisma e presentato oggi a Roma.

LA RISCHIOSITÀ DEI POE

Per quanto riguarda la qualità del credito erogato alle microimprese, infatti, la drammatica evoluzione del quadro macroeconomico dell'area Euro nella seconda metà del 2011 ha interrotto quei segnali di miglioramento che si erano intravisti nelle edizioni precedenti dell'Osservatorio. In particolare, il tasso di sofferenza (almeno 6 rate scadute e non pagate) dei POE a settembre 2011 è stato pari al 10%, tornando sui valori sperimentati nel periodo più acuto della crisi, ma le difficoltà del contesto economico determinano un peggioramento anche nell'evoluzione dei tassi di insolvenza. Nel dettaglio, i tassi di insolvenza leggera (1 o 2 rate), dopo essere scesi nel corso di tutto il 2010, hanno ripreso a salire attestandosi a settembre 2011 al 4,9%, così come i tassi di insolvenza grave (da 3 a 5 rate) sono tornati a crescere, chiudendo a fine settembre al 2,14%.

Anche i tassi di decadimento - che misurano dinamicamente l'incidenza delle nuove posizioni in sofferenza rispetto a un portafoglio di posizioni in bonis all'inizio del periodo di rilevazione - dopo la contrazione dei primi due trimestri del 2011 a settembre hanno invertito parzialmente la direzione: il tasso di decadimento a 180 giorni è infatti salito al 3,62%, mentre quello a 90 giorni si è assestato a quota 5,38%, sostanzialmente in linea con il dato rilevato nel trimestre precedente.

L'ANALISI TERRITORIALE

Dall'analisi territoriale presentata nell'Osservatorio CRIF Decision Solutions-Nomisma mette in evidenza come, sul fronte della qualità del credito, il tasso di sofferenza più elevato sia quello registrato nelle regioni del Centro (10,24%) e, soprattutto, in quelle del Sud e Isole (11,29%), in entrambi i casi in sistematico aumento rispetto ai periodi di osservazione precedenti. Al Nord Est e al Nord Ovest il tasso di sofferenza grave si è posizionato rispettivamente all'8,73% e al 9,69%. Per quanto riguarda invece l'analisi delle nuove sofferenze, misurate dal tasso di decadimento, a partire dal terzo trimestre 2011 si registra un processo di deterioramento della qualità del credito nelle aree del Centro e del Sud e Isole. Nel Nord del Paese, invece, i tassi di decadimento a 180 giorni proseguono nel proprio trend di contrazione. In particolare, le imprese localizzate nel Nord Ovest e nel Nord Est registrano tassi di decadimento in riduzione e progressivamente sempre più vicini tra loro (rispettivamente 3,23% e 3,26%), mentre nel resto del Paese i tassi tornano a crescere, assestandosi nel Centro al 3,74% e nel Sud e Isole al 4,35%.

L'ANALISI SETTORIALE

Per quanto riguarda l'analisi per settore, il tasso di sofferenza ha mostrato a settembre 2011 un incremento della rischiosità nel comparto dell'edilizia e opere pubbliche (12,65%) e, lievemente meno pronunciato, nei servizi e trasporti (12,01%). La dinamica degli andamenti dei tassi di sofferenza dei rimanenti settori conferma, anche se a livelli più bassi, la tendenza in atto già osservata nel quadro complessivo delle imprese. I tassi di sofferenza nel macrosettore manifatturiero (10,75%) e nel commercio (11,5%) sono più contenuti, ma comunque significativi. È però il comparto dell'agricoltura a confermarsi come caratterizzato da un livello rischiosità storicamente più bassa, con un tasso di sofferenza che si attesta al 4,09%.

Sul sito CRIF tutti i dettagli sull'Osservatorio sulla finanza per i piccoli operatori economici, la pubblicazione sul tema della gestione del credito alle microimprese.

Comunicato di Avatar di crifcrif | Pubblicato Martedì, 21-Feb-2012 | Categoria: Arte-Cultura
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