Cosa ci vuole per un impianto minieolico in Sicilia
Cresce il numero di coloro che si rivolgono a dei consulenti per l’energia alternativa in Sicilia, e che quindi avranno conferma dell’assoluta affidabilità delle sempre più diffuse fonti energetiche non inquinanti.
Volendo entrare nel merito, il minieolico per i terreni agricoli della Sicilia si rivela una soluzione più che ottimale, ma può essere applicato pure in altri contesti. L’importante è predisporre uno studio approfondito di alcune condizioni essenziali perché si possa usufruirne al meglio.
Prima di tutto, la zona in cui verranno montate le turbine deve essere sufficientemente ventosa; tale presupposto, che si sonda con l’aiuto di misurazioni tramite anemometro della durata di qualche mese, è basilare. Queste verifiche, naturalmente, hanno un prezzo, che viene di solito sottratto quando si certifica che si può procedere all’installazione delle turbine.
Quando però il risultato è negativo, la spesa non si recupera, ed è uno dei motivi che frenano gli imprenditori. Quindi, accade ormai abbastanza spontaneamente che siano degli esperti in giro per l’Italia, i quali riconoscono facilmente delle aree tendenzialmente adatte, a proporre l’affare ai proprietari terrieri.
Nella nostra nazione, i luoghi in questo senso più “fertili” si trovano, oltre che nelle isole maggiori, in Calabria, in Puglia, in Campania, in Abruzzo e in Molise. Ma perfino in Toscana ed Emilia-Romagna, regioni di natura piuttosto montuosa, esistono degli impianti che danno esiti soddisfacenti. Una mappatura approssimativa, dunque, c’è già.
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