La tempesta con Lello Arena al Fontanonestate
Teatro degli Appesi - Ass. Bon Voyage: LA TEMPESTA
di William Shakespeare
traduzione di Masolino D’Amico
Adattamento e regia Marco Lorenzi
con Lello Arena
e con Lorenzo Bartoli, Francesco Di trio, Pablo Gaston Franchini, Barbara Mazzi, Simone Vaio, Fabrizio Vona
“Noi siamo fatti della sostanza di cui sono fatti i sogni”…
Sì “noi”… ma “noi” chi? Gli attori, il teatro! Questa, forse, è la risposta. E oggi, che il senso proprio del teatro si va smarrendo, è interessante indagare quello che rimane della sua funzione nella contemporaneità… perché il teatro esiste nonostante tutto: è a metà strada tra la realtà e, appunto, il sogno.
Per questo è importante mettere in scena “La tempesta” oggi, un testo che parla di un grande uomo di teatro alla sua ultima recita, alla sua ultima e più straordinaria evocazione, che è anche l’ ultimo e più sofferto scontro con se stesso. L’isola è lui. E l’isola è popolata dei suoi sogni. E dei suoi incubi. È popolata di “sé”.
Prospero infatti cerca disperatamente per tutto l’arco del testo di rimediare agli accadimenti occorsi nella sua vita, di confrontarsi con il suo passato, e compie questo sforzo guidato da un unico pensiero, il pensiero dalla morte. Ma nel corso di questo tentativo scopre che tutto l'operato dell'uomo è vano. La tempesta non è dunque una fiaba ma la messa in scena della Storia e dell'impotenza dell' uomo di fronte ad essa e sembra che l'arte non abbia il potere di trasformarla. Tutto finisce come è iniziato.
Più scrivo tutto questo e più mi rendo conto che non è solo dell’uomo di teatro che sto parlando ma dell’ uomo con la “U” maiuscola. E così sono tornato all’origine di tutto: ad un grande testo e al più grande autore teatrale di tutti i tempi.
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