Pompoir, antica pratica di sesso tantrico, tornata nuovamente moderna 
In una vita in cui la velocità è diventata la base del successo in ogni campo, si ha, purtroppo sempre di più, una minore attenzione per il piacere qualunque esso sia. Una delle attività in cui essa diventa la discriminante per raggiungere il godimento assoluto è quello sessuale. Per questo motivo negli ultimi tempi, si sta avendo una riscoperta di quelli che sono gli insegnamenti antichi, che riguardano il modo di esasperare il piacere tramite l’utilizzo ...della lentezza.
La tecnica principe nel pianeta che ruota attorno al sesso è l’insegnamento tantrico, che presuppone un attenzione maggiore per il partner durante i giochi sessuali. Una delle regole tantriche messe in campo dalle donne già dall’antichità, è il "pompoir".
La tecnica di cui si ha notizia già dal lontano 1500, veniva esercitata dalle donne orientali, e le "femmine" che la riuscivano a mettere in pratica con maestria erano delle donna deputate a sicuro successo. Ma come si esercita il "pompoir"?
Esso non è altro che la capacità, da parte della donna di controllare i muscoli vaginali durante la penetrazione. La contrazione messa in atto in maniera regolare permette alla donna di controllare l’eccitazione del partner, operando una sorta di "imprigionamento del pene" all’interno dei muscoli della vagina.
Nella maggior parte dei casi quest’azione ritarda l’eiaculazione e amplifica il piacere di entrambi gli amanti, rendendo il rapporto sessuale molto più esteso a livello temporale. La tecnica come tutte le tecniche amatorie può essere imparata, e sono tante le donne che al giorno d’oggi vorrebbero diventare delle amanti perfette, e soprattutto esperte nell’antica "arte" amatoria.
Fondamentalmente ci vuole la voglie di imparare un modo diverso di praticare quella che è l’attività più bella del mondo, unita al piacere di imparare ad amare, non per avere un piacere temporaneo legato al raggiungimento dell’orgasmo, ma per raggiungere quel godimento che sale dall’interno del corpo e si amplifica con l’utilizzo sapiente del proprio corpo.
Come tutte le tecniche anche quella legata al "pompoir" ha degli allenamenti dedicati, anche perché si tratta di far lavorare in maniera diversa i muscoli pelvici vaginali. In pratica l’allenamento consiste nel contrarre e poi rilasciare in maniera regolare le pareti interne della vagina, e fare questo abbisogna inizialmente di una concentrazione massima.
La donna può inoltre esercitarsi anche in momenti diversi della giornata contraendo anche per pochi secondi i muscoli della vagina, la contrazione per avere un certo effetto deve essere compiuta almeno 10 volte e deve durare come minimo una decina di secondi. Se voluto la donna può aiutarsi negli esercizi con l’uso di un fallo finto, una variante dell’esercizio è quello di riuscire, solamente con la contrazione dei muscoli pelvici a non fare fuoriuscire il fallo e questo lo si può fare solamente con un utilizzo appropriato del canale vaginale.
Chi ha provato la tecnica garantisce che le sensazioni che ne derivano sono magnifiche, se poi il partner viene coinvolto il rapporto sessuale dona piaceri che nel sesso "normale" è sconosciuto. Il piacere è amplificato dall’attesa del raggiungimento dell’orgasmo che le varie tecniche, non ultime quelle respiratorie legate al tantrismo, contribuiscono ad allontanare.
Il raggiungimento del piacere viene avvicinato dalle varie pratiche che sono abbinate al "pompoir",(non ultima la "mungitura" del pene) ma vengono allontanate dalla messa in esercizio da quello che di fatto sono la versione avanzata degli esercizi di Kegel.
Il piacere è allontanato con l’immobilità assoluta, un’immobilità che prevede una concentrazione che forse è la parte più difficile di tutta la tecnica che ruota attorno al "pompoir", ma che se è attuata promette un piacere fuori dal comune per entrambi i partner.
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