Login »Nick: Pass:
Twitter
Facebook

“L’Italia fa scuola”: 8 proposte operative per una scuola in salute approfondimenti

Elaborate da SIMA con gli accademici, giuristi e intellettuali pugliesi della Rete “La scuola che vogliamo -
scuole diffuse in Puglia” e insieme alla Cattedra UNESCO Educazione alla Salute e Sviluppo Sostenibile dell’Università Federico II.

 Roma, 04 Dicembre 2020 - Basandosi sulle più recenti evidenze scientifiche, la Società Italiana di Medicina

Ambientale (SIMA), la Rete “La scuola che vogliamo - scuole diffuse in Puglia” e Cattedra UNESCO
Educazione alla Salute e Sviluppo Sostenibile hanno stilato 8 proposte operative per consentire la
riapertura o il proseguimento delle attività scolastiche in presenza, nell’ottica di risolvere la contingente
situazione emergenziale ma anche di (ri)programmare a medio termine la scuola come contenitore di
salute per studenti e personale docente.
In quanto primaria Istituzione deputata all’educazione e istruzione, come evidenziato dal recente
documento congiunto del Ministero della Salute e del MIUR, “Indirizzi di Policy Integrate per la Scuola che
Promuove Salute”, la scuola è chiamata a integrare la promozione della salute degli studenti in tutte le
sue ordinarie attività di insegnamento e apprendimento, nella piena consapevolezza che “cultura è salute”.
“La promozione del benessere degli alunni potrebbe ridurre la prevalenza di comportamenti a rischio e
future patologie, migliorando al contempo anche i risultati scolastici. In questa prospettiva, la prevenzione
primaria e la promozione della salute dovrebbero iniziare il più presto possibile, trovando nella scuola il
contesto ideale”, sottolinea il professor Alessandro Miani, Presidente SIMA.
Gli fa eco la professoressa Annamaria Colao, titolare della Cattedra UNESCO della Federico II di Napoli: “La
scuola è chiamata a sostenere la diffusione dell’’approccio scolastico globale’ raccomandato
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla base delle principali evidenze scientifiche, che deve
perseguire obiettivi educativi, ma al contempo di salute, di sostenibilità ed equità, mediante una
pianificazione che interviene contestualmente su tutti gli aspetti della vita della scuola, a partire dal
miglioramento dell’ambiente fisico e organizzativo-sociale, nel contesto della collaborazione con la
comunità locale e il raccordo con i Servizi Sanitari”.
“La qualità dell’aria indoor è un tema particolarmente importante nell’emergenza COVID-19 in corso. Il
microclima e le emissioni all’interno dell’aula sono i fattori chiave che determinano se un ambiente
scolastico è sano o malsano. Risulta fondamentale verificare se il numero di studenti ed i ricambi d’aria sono
compatibili con le volumetrie delle aule. Il controllo della concentrazione di CO2 può essere infatti un primo
indicatore per ridurre il rischio di contagio”, spiega il professor Gianluigi De Gennaro, Chimico
dell’Ambiente UNIBA.
“La Commissione Europea ha effettuato nel 2015 un'indagine – ‘SInPHONiE- Schools Indoor Pollution and
Health Observatory Network in Europe’- per valutare la qualità dell'aria in 114 scuole primarie (5.575
studenti) di 23 paesi dell'UE, scoprendo che l'85% degli studenti è esposto a concentrazioni di PM2,5 e PM10
più elevate rispetto a quelle considerate sicure dall'OMS. Uno scarso ricambio d’aria in presenza di persone
infette da coronavirus nell’aula può aumentare il rischio di contagi”, aggiunge il professor Prisco Piscitelli,
epidemiologo e vice-presidente SIMA.
“Lo stato di emergenza sanitaria nazionale dovuto al Covid-19 ha reso ancora più evidente la necessità di
promuovere la salute in ambito scolastico e noi crediamo che con passione, competenza e fiducia sia
possibile anche in questo tempo di pandemia costruire futuro e valorizzare l'intera Comunità che non può

prescindere dal benessere delle giovani generazioni, in Puglia come nel resto del Paese” conclude la
Dottoressa Terry Marinuzzi, Coordinatrice della Rete “La scuola che vogliamo - scuole diffuse in Puglia”.
Le 8 proposte operative per una scuola in salute nascono dal lavoro di un gruppo tecnico-scientifico
multidisciplinare a cui hanno partecipato medici, giuristi, filosofi, chimici, epidemiologi, ingegneri,
pedagogisti, e che ha coinvolto il terzo settore, impegnato sul campo nel variegato mondo della scuola.
Le 8 proposte in sintesi:
1. Promuovere un’ottimale qualità dell’aria in aula è fondamentale per garantire il pieno benessere
psico-fisico, dimostrando effetti positivi anche sul rendimento scolastico degli alunni. L’attenzione
alla qualità dell’aria è tanto più cruciale nel corso dell’emergenza Covid-19 per il proseguimento o la
ripresa dell’anno scolastico e va garantita con l’installazione dei sistemi di Ventilazione Meccanica
Controllata (VMC) con filtrazione dell’aria in entrata, scientificamente validati. La VMC è eventualmente
associabile (ma non sostituibile) all’utilizzo di purificatori d’aria certificati in grado di filtrare particelle
sino a 0,1 micron.
2. Adottare protocolli e misure per il monitoraggio della qualità dell’aria in ogni scuola, prevedendo la
figura di un responsabile ad hoc come già avviene negli USA. Gli insegnanti e il personale scolastico
dovrebbero essere informati che una scadente qualità dell’aria ha un impatto sia sulla salute degli
alunni che sul loro rendimento scolastico.
3. Adottare norme più restrittive, rispetto a quelle attualmente vigenti, per evitare il sovraffollamento
delle classi senza consentire deroghe (nemmeno in base alla metratura delle aule), a partire dal
rendere stabile lo sdoppiamento delle classi attuato durante l’emergenza Covid-19, non limitandolo al
solo anno scolastico in corso. Idealmente non dovrebbe essere mai superato, anche per le indubbie
positive ricadute pedagogiche, il numero massimo di 20 studenti per classe, da ridurre ulteriormente in
caso siano presenti uno o più alunni con gravi disabilità.
4. Ottimizzare gli orari di ingresso/uscita e adeguare il tempo scuola. Nelle Regioni in cui le attività
scolastiche in presenza proseguono col conseguente obbligo di indossare le mascherine da parte dei
bambini di 6-12 anni, si prenda in considerazione la riduzione del tempo scuola a 45 minuti per il
computo di ogni ora di lezione, come già previsto per la didattica a distanza (per impedire uno sforzo
prolungato degli alunni davanti agli schermi), dedicando gli ultimi 15 minuti a garantire un adeguato
ricambio d’aria, laddove la scuola fosse ancora sprovvista di sistemi di Ventilazione Meccanica
Controllata e/o di purificazione dell’aria.
5. Affrontare il problema del sovraffollamento dei trasporti pubblici, legato allo spostamento dei
pendolari per motivi di lavoro e degli studenti. Uno studio condotto a Wuhan ha dimostrato come la
presenza di viaggiatori positivi al SARS-COV2 sugli autobus possa tradursi in un incremento del rischio di
ben 11 volte rispetto a un autobus senza positivi, evidenziando al contempo che la probabilità di
contagio non è influenzata dalla vicinanza ai soggetti infetti ma da variabili legate ai flussi di
ventilazione che si creano all’interno dell’autobus. È ragionevole pensare a soluzioni che possano
coinvolgere il settore privato per affrontare il problema del sovraffollamento dei trasporti pubblici,
mobilitando dalle autorimesse, in cui sono fermi, i circa 23.000 autobus da noleggio (secondo il
censimento dell’ANAV) che il blocco della mobilità turistica ha quasi del tutto lasciato inutilizzati, da
integrare eventualmente col parco autobus militare.
6. Prevedere, come in ogni comparto lavorativo, l'esecuzione e la ripetizione ogni 15 giorni dei Test
rapidi più affidabili a nostra disposizione, che a oggi sembrano essere i tamponi antigenici rapidi, senza
escludere le potenzialità dei più maneggevoli test salivari (soprattutto nei bambini). Nel comparto
scuola questa attività cadenzata di test rapidi dovrebbe riguardare tutto il personale docente e non ma
anche gli studenti. Idealmente, ogni 15 giorni tutti i docenti e gli alunni dovrebbero essere ritestati,

istituendo un presidio sanitario in ogni scuola, anche con l’aiuto della sanità militare e del volontariato
sociale del settore o anche avvalendosi di servizi privati.
7. La salubrità delle scuole deve diventare questione prioritaria. Gli edifici scolastici dovrebbero essere
circondati da spazi verdi e alberi ove possibile, al fine di creare una “barriera verde” nei confronti
delle fonti esterne di inquinanti. Inoltre, piante specificamente in grado di assorbire diversi
contaminanti interni (es. formaldeide, toluene, benzo-a-pirene, ecc.) potrebbero essere posizionate
nelle aule agendo come filtri naturali, al fine di migliorare la qualità dell'aria.
8. Implementare percorsi di formazione per docenti nell’ambito della pedagogia della salute e
innovazione didattica. Per essere efficaci, gli interventi di prevenzione devono aumentare la
motivazione degli studenti verso un'interiorizzazione personale delle conoscenze in tema di salute e
sviluppare nei giovani un pensiero critico sulle conseguenze dannose dei comportamenti a rischio più
comuni. Gli educatori dovrebbero ricevere una formazione adeguata sui determinanti sociali e
ambientali della salute e sulle metodologie didattiche partecipative che consentano loro di coinvolgere
gli studenti a impegnarsi nell'adottare stili di vita sani (apprendimento cooperativo, giochi di ruolo e
tutte le altre metodologie didattiche sono ben descritte nelle “Indicazioni Nazionali per la Scuola del
primo e secondo ciclo” emanate dal MIUR).


La versione integrale delle 8 proposte operative per una scuola in salute è visibile al seguente link:
http://www.simaonlus.it/?p=3675

Per Approfondimenti:

c.depaoli@vrelations.it

Cristina Depaoli

Comunicato di Avatar di ufficiostampalucidiufficiostampalucidi | Pubblicato Venerdì, 04-Dic-2020 | Categoria: Arte-Cultura
Portale automobilistico
Elenco e offerte Terme

Reazioni:

Voto medio

0 VOTI

Iscriviti per poter votare questo comunicato o pubblicarne uno a tua volta.
 

Iscriviti

Iscriviti
Iscrivendoti potrai inserire nuovi comunicati, votare i comunicati altrui e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui o sull'immagine per aggiungerti
Versione Mobile