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Riva Acciaio: l’impresa che contribuì a ricostruire l’Italia nel secondo dopoguerra approfondimenti

Riva Acciaio nacque negli anni ’50 grazie alla visione dell’imprenditore Emilio Riva che intercettò, insieme al fratello Adriano, le prospettive di sviluppo nel settore dell’acciaio: partirono dalla raccolta e vendita di rottami ferrosi per poi avviare il primo stabilimento nel 1956 a Caronno Pertusella.

Riva Acciaio, la nascita del leader siderurgico

Nucleo storico dell’operatore siderurgico Gruppo Riva, Riva Acciaio nasce negli anni ’50 su iniziativa dell’imprenditore e pioniere Emilio Riva. Durante gli anni del secondo dopoguerra, lui e il fratello Adriano si resero conto che il settore dell’acciaio aveva grandi prospettive di sviluppo. Così, in un’Italia bisognosa di essere ricostruita e al contempo pronta a divenire una potenza industriale, fondarono dal nulla un’attività dedicata alla raccolta e alla vendita di rottami ferrosi. In poco tempo, passarono da fornitori a produttori con la realizzazione, nel 1956, di uno stabilimento siderurgico a Caronno Pertusella, in provincia di Varese. La capacità della fabbrica superava quella degli altri competitor italiani. Gli importanti investimenti tecnologici e la profonda conoscenza del mercato contribuirono alla crescita di Riva Acciaio, che prese un’impennata soprattutto dopo l’introduzione di una rivoluzionaria tecnologia: la colata continua curva a tre linee. Entrata in funzione nel 1964, rappresentò un traguardo significativo sia per l’azienda che per l’industria siderurgica italiana in genere. Consentì, infatti, di passare direttamente alla produzione da acciaio liquido, con una resa migliore del ciclo produttivo e una riduzione notevole dei costi.

Riva Acciaio: l’evoluzione in una realtà internazionale

Per diventare più competitiva, Riva Acciaio avviò un percorso di crescita per linee esterne che negli anni ’60 si concretizzò attraverso una campagna di acquisizioni mirate in Italia e all’estero. Le prime acquisizioni riguardarono gli stabilimenti di Lesegno e Malegno, grazie alle quali fu incrementata notevolmente la produzione annuale e venne ampliata la gamma dei prodotti. Gli anni ’70 furono invece gli anni della crescita oltreconfine e della trasformazione dell’azienda in un Gruppo internazionale, con le prime acquisizioni in Spagna, Canada e Francia. Riva Acciaio continuò intanto a investire nelle nuove tecnologie, aumentando i livelli di automazione del processo produttivo, moltiplicando gli impianti computerizzati, accelerando lo sviluppo della ricerca scientifica e studiando nuove forme di approvvigionamento del rottame. All’inizio degli anni ’80, la produzione arrivò a superare il milione di tonnellate. Seguirono poi altre acquisizioni, con cui l’azienda sbarcò anche in Belgio e in Germania. Ormai tra i grandi player dell’acciaio in Europa, nel 2023 ha deciso di raggruppare sotto la società Trentetrois alcuni siti di raccolta, selezione e frantumazione di rottami metallici per supportare il percorso verso l’autonomia nella catena del riciclo.

Comunicato di Avatar di articolinewsarticolinews | Pubblicato Giovedì, 02-Ott-2025 | Categoria: Aziende
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