Equinvest e red-fish kapital «insieme verso le nuove frontiere del fintech»
MILANO - Dalla cattedra ai mercati; dalla finanza dei manuali accademici agli investimenti reali, dove il rischio si traduce nella scommessa sul fintech e sulla digitalizzazione del sistema bancario. Paolo Pescetto - presidente di Arkios Italy, boutique di advisory in operazioni di Merger&Acquisition e professore al Politecnico di Milano e all’Università di Genova - è un pioniere di quella digital disruption che sta mandando in soffitta i sistemi degli istituti tradizionali nel settore del credito e degli investimenti. Con la sua Red-Fish Kapital (RFK) dal 2012 gestisce oltre 18 milioni di capitali con investimenti diretti e indiretti, in qualità di Management Company. Da qualche mese ha strizzato l’occhio all’equity crowdfunding - strumento di ultima generazione spinto dalla crescente popolarità e dall’impulso normativo - puntando su Equinvest, la piattaforma capitanata da Fabio Bancalà e leader indiscussa del mercato, che ha incassato un aumento di capitale e la scommessa sul nuovo fondo (Equinvest Investment Fund) pronto a condurre una trentina di investimenti in startup e pmi di valore compreso tra i 500mila e un milione di euro ciascuno.
«Da sempre crediamo prima nelle persone e poi nei fatturati, con la convinzione che il successo di un’azienda è dettato dalla versatilità e dalla lungimiranza del team e del suo coach: un “indicatore”, quello dell’esperienza, della conoscenza e dell’intraprendenza, che restituisce umanità al mondo finanziario, fino ad oggi troppo spesso legato alle logiche fredde dei numeri e delle analisi statistiche – sottolinea Pescetto, originario di Savona ma milanese d’adozione – è stato così per Equinvest, realtà che grazie al suo Ceo è in grado di sperimentare nuovi strumenti con un buon humus di idee e coraggio». Basti pensare ai modelli alternativi, con costi competitivi, di raccolta e prestito di denaro – il cosiddetto peer-to-peer lending – che cresce costantemente e inizia a solleticare l’interesse di esperti e player del mondo finanziario: «L’avvento del web ha modificato le relazioni e i modelli, oggi sempre più spinti e indipendenti dalle logiche tradizionali – continua Pescetto - il P2P lending è un prestito tra privati, attraverso siti di imprese o enti di social lending, senza passare attraverso intermediari finanziari: con Bancalà stiamo valutando diversi scenari - tra cui anche il private equity - innovativi e di sicuro appeal per le aziende che vogliono avviare nuove attività o potenziare quelle esistenti. Le condizioni dei mercati cambiano velocemente e la vera sfida è rappresentata dalla corsa verso le nuove frontiere, che vanno intercettate anticipando i trend attuali».
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