L’ESPORTAZIONE DELL’ALIMENTARE NIPPONICO RIPARTE DALLO SHIKOKU
L’Italia non compare nella top ten degli importatori di alimenti giapponesi; la nostra nazione è forte di una radicata tradizione culinaria apprezzata in tutto il mondo, ma è comunque aperta alle culture e proposte enogastromiche di altri Paesi, tra cui il Giappone, I maggiori importatori dei prodotti alimentari giapponesi sono Stati Uniti, Cina e Hong Kong; dallo scorso anno la Russia ha incrementato le importazioni di alimenti nipponici dell’1,8% al figurando a quarto posto tra i primi dieci Paesi. L’Italia si colloca oltre le prime 20 posizioni.
I prodotti di punta nell’esportazione nipponica a livello mondiale sono il pesce e i suoi derivati che nel 2010 hanno raggiunto un valore di quasi due miliardi di dollari, con un incremento percentuale del 23% rispetto all’anno precedente. Dai dati JETRO sulle esportazioni di alcolici, nel 2010 si evidenzia un incremento del volume di esportazione del sake del 15,2%, mentre lo shochu (il brandy giapponese) ha addirittura quasi raddoppiato il volume di esportazioni tra il 2009 ed il 2010. Questi prodotti non sono destinati ai mercati principali (USA, Cina, e Hong Kong) dove invece il consumo di alcolici si concentra soprattutto su prodotti che si rivolgono ad ampi segmento di mercato, come la birra, bensì a mercati più evoluti, come quello europeo..
Il prodotto giapponese che da tempo si è affermato sul mercato italiano è il sake. L’Italia, oltre ad essere uno dei principali produttori di vino, è anche una nazione con una lunga tradizione nel consumo degli alcolici e che ricerca sempre nuove proposte. Gli anni ‘80 sono stati quelli del whisky, mentre negli ultimi dieci anni è andato crescendo il mercato degli alcolici nipponici.
Queste le premesse sulle quali JETRO, l’Ente per il Commercio Estero Giapponese, ha deciso di allargare la presenza sul nostro mercato, puntando su una rosa di aziende leader della regione dello Shikoku che esprimono l’eccellenza e la particolarità della produzione alimentare giapponese nel comparto food&beverage. Questa regione è stata scelta da Jetro perché è la più rappresentativa per dare un nuovo slancio alle esportazioni di alimentari nipponici in Italia.
Nella regione dello Shikoku, situata nella costa sud orientale e il cui nome significa: “Quattro Nazioni” in quanto costituita da quattro prefetture, si concentrano le migliori distillerie del Giappone sud orientale sia per la presenza di acque particolarmente adatte alla produzioni di questo tipo di prodotti, sia per la tradizione nella produzione di distillati. Tra le proposte figurano prodotti insoliti e originali che per la prima volta varcano i confini del Giappone.
Oltre alle migliori cantine del Giappone dove è prodotto il sake, sono presenti aziende specializzate nella produzione di salsa di soia tradizionale, una tradizione di oltre 400 anni, ottenuta con sardine essiccate, bonito (tonnarello), alghe marine e lo yuzo, il cedro giapponese, di cui la regione è il maggior produttore con quasi il 90% di questo agrume viene coltivato nelle province di Kochi e Tokushima. Dalla tradizione millenaria della produzione di pasta di questa regione, arrivano gli udon (pasta fresca lunga). Originalmente questa pasta proveniva dalla Cina ma la lunga tradizione radicata nel Giappone sud orientale (in particolare nella provincia di Kagawa) ha portato lo Shikoku ad essere uno tra i più noti produttori di udon. I processi di produzione si avvalgono di tecniche derivate dalla tradizione e integrate dalle moderne tecniche di confezionamento e processi a garanzia della sicurezza alimentare.
Nell’approccio di Jetro al mercato italiano di fondamentale importanza sono gli incontri con le istituzioni e associazione locali, come Federalimentare e rappresentanti della distribuzione, al fine di individuare le aree di potenziali di interesse e poter rispondere alla domanda di prodotti di qualità della tradizione nipponica che viene in particolare modo dal comparto Ho.Re.Ca.
Jetro (Japan External Trade Organization) è l’ente semi-governativo, affiliato al Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria del Giappone e costituito allo scopo di promuovere i rapporti commerciali tra il Giappone ed il resto del mondo. E’ stato fondato nel 1958 e attualmente opera attraverso 38 uffici in Giappone e 73 all'estero, distribuiti su tutti e cinque i continenti.
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