Ranstad ospita la quarta edizione di 'scopri talenti'
Pur mantenendo un ruolo di primo piano nel mercato della domanda e dell’offerta di lavoro le agenzie di lavoro interinale trovano sempre più concorrenza nel web dove molti ,in particolare gli under 30,ripongono le speranze di trovare un impiego. I Social Network sono in prima linea in questa battaglia e le statistiche sono confortanti : una candidatura su quattro ottiene risposta secondo i risultati della ricerca “Dalla scuola al lavoro, attraverso i Social” proposta dalla fondazione Sodalitas in collaborazione con Ranstad Italia. Il campione della ricerca, composto da 700 giovani si è focalizzato sulla fascia d’età tra 26 e 30 anni (64,8 % donne e 36,2 % donne) mentre il livello di formazione è di medio-alto livello con un 32,7 % di laureati di primo livello, un 41,5 % di secondo (secondo il vecchio sistema) e un 8 % di dottorandi (o frequentanti master)
Il campo della ricerca e della formazione lavoro sta assistendo in questi ultimi anni all’avvento dei social network. Linkedin Facebook e Twitter sono i più conosciuti anche se solo il primo essendo probabilmente nato in modo specifico con questo scopo riesce ad ottenere riscontri statistici di una certa rilevanza. (nel 31,6 % una candidatura attraverso linkedin ottiene un riscontro) Anche il profilo di chi si avvicina ai Social Network è molto diversificato. Il target sono giovani tra i 18 e i 30 anni principalmente donne (54 %) con un profilo mediamente alto (laurea di secondo livello). La ricerca attraverso internet sembra poter dare alcune garanzie a patto che ci sia a monte un lavoro per adeguare le proprie aspettative alla realtà operando una ricerca selettiva e non un invio casuale di curriculum in rete.
Sui Social non troviamo soltanto chi cerca lavoro ma sono proprio le aziende a presidiare la rete in modo continuo. Sarebbero ad oggi 2,6 milioni le imprese iscritte a Linkedin. Ad attirare il mondo del lavoro è soprattutto la velocità dei Social con la possibilità di far fronte ad esigenze impreviste in tempi rapidi. Parallelamente alla ricerca patrocinata da Ranstad L’Istud ha illustrato in anteprima gli esiti di uno studio volto a monitorare l’atteggiamento dei giovani di tutto il mondo nei confronti della mobilità internazionale mettendo a confronto diverse nazionalità. I giovani italiani seppur avvertano in maniera sempre più insistente l’esigenza di lasciare il proprio paese per potere soddisfare le aspettative personali di lavoro mostrano ancora una certa reticenza a lasciare la famiglia e il contesto culturale di riferimento
Luther Blissett
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