Gatto, i segreti di una buona toelettatura
Come curare il pelo del gattoGrande amante della pulizia, il gatto dedica diverse ore al giorno alla cura del suo manto. Favorito in tal senso dalla particolare struttura della sua lingua, il piccolo felino riesce a provvedere in modo autosufficiente alla rimozione dello sporco, dei peli morti e della forfora. Anche se, solitamente, questa toilette "autonoma" basta da sola a mantenere il pelo pulito e in ordine, nel lungo periodo e in presenza di condizioni particolari può rivelarsi inadeguata. Il periodo della muta, in particolare, è un momento critico: tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, una grande quantità di pelo si stacca e cade per agevolare la nuova ricrescita. I peli morti che non vengono rimossi si depositano sul mantello: leccandosi, il gatto li ingerisce e li accumula nell'intestino, dove possono causare pericolose ostruzioni. Nei gatti a pelo lungo, inoltre, i peli morti rimasti sul manto si aggrovigliano formando nodi che diventano un insidioso ricettacolo per lo sporco e i parassiti. Una accurata e regolare toelettatura eseguita dal proprietario aiuta il gatto a mantenere il proprio manto nelle condizioni ottimali, evitando dannose conseguenze per la salute della cute e del sistema gastrointestinale. Gli elementi chiave di una buona toelettatura, in questo senso, sono la spazzolata, lo shampoo e la cura dei punti "difficili" come orecchie e artigli. A questi aspetti "tecnici" della pulizia si aggiungono alcuni fattori indispensabili al raggiungimento dei migliori risultati, come la delicatezza, la regolarità e la scelta degli strumenti più adatti.
Spazzolare il manto del gattoTutti i gatti, indipendentemente dalla razza e dalla lunghezza del pelo, traggono giovamento da una buona spazzolata. I fattori che cambiano da un manto all'altro sono la frequenza delle spazzolate e il tipo di spazzola da utilizzare. Una o due spazzolate settimanali con una spazzola a setole dure sono di solito più che sufficienti per un gatto a pelo corto; il discorso cambia se il gatto è a pelo lungo. Le razze dotate di manto lungo e folto come il persiano o il birmano, infatti, sono particolarmente soggette alla formazione di nodi; in più, il loro pelo si rinnova molto spesso nel corso dell'anno. Per mantenere il pelo pulito, morbido e ben districato, quindi, è necessario toelettare una o più volte al giorno, utilizzando un pettine con denti di metallo o un cardatore. In tutti i casi, la spazzolata va eseguita dalla testa alla coda nel senso del pelo (mai contropelo) procedendo con delicatezza, soprattutto nei punti più sensibili come il ventre e la coda.
Shampoo e dintorniSe il gatto trascorre molto tempo all'aperto o il suo manto è particolarmente lungo e corposo, un bagnetto con un apposito prodotto detergente rappresenta il completamento ideale della solita toelettatura. Lo shampoo, in particolare, deve esser scelto con molta attenzione: evita i prodotti ad uso umano che non possiedono una formulazione "su misura" per le esigenze del tuo amico e orientati su shampoo specifici che non lasciano residui sul manto e puliscono in profondità senza irritare. Per i viaggi, gli spostamenti e tutte le occasioni in cui serve una pulizia veloce senz'acqua, tieni a portata di mano le apposite salviettine umidificate.
La pulizia delle orecchiePer il gatto, il padiglione auricolare è una delle zone più difficili da raggiungere: per questo, può accadere che le orecchie del tuo micio si presentino maleodoranti o affette da cerume. Ispeziona regolarmente questa delicata zona e, in caso di necessità, procedi ad una delicata pulizia utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto con un olio per bambini o con un'apposita soluzione antibatterica. Assolutamente da evitare sono i cotton fioc: oltre a spingere lo sporco ancora più in fondo, possono causare infiammazioni o danni al timpano.
Spuntare le unghieProprio come accade agli esseri umani, anche le unghie del gatto crescono in modo rapido e continuo. Quando il piccolo felino vive all'aperto, gli artigli si usurano in modo naturale e la loro crescita viene costantemente limitata. Le unghie dei mici "casalinghi", al contrario, possono allungarsi in modo incontrollato ed essere esposte ad infezioni o dolorose rotture: una spuntatina periodica può aiutare a risolvere il problema. Approfittando di un momento in cui il gatto è tranquillo e rilassato (ad esempio, dopo il pasto), basta esercitare una piccola pressione sulla parte superiore e inferiore della zampa per far uscire l'unghia: quindi, si procede al taglio della punta, limitando l'operazione alla sola parte terminale oltre la zona rosata. Per facilitare l'esecuzione evitando tagli troppo profondi è fondamentale usare lo strumento giusto, ovvero l'apposito tronchesino tagliaunghie per gatti dotato di barra di sicurezza.
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