Palme morte, Otranto cambia volto così muore la riviera
Migliaia di piante sono già state divorate da un insetto, il «punteruolo rosso».Ecco come si presenta Otranto, l’ingresso della città, il biglietto da visita di una località che ha l’ambizione di essere centro nevralgico del turismo pugliese.A scattare le foto è Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che da anni denuncia l’incuria e il degrado presente sul territorio volutamente abbandonato dalle istituzioni. Le immagini mostrano una situazione desolante. Le palme stanno ormai morendo e le ultime rimaste sono gravemente ammalate, secche, spiumate. Nessuna ombra sotto le piante che stanno morendo. Danno l’addio anche quelle che sono all’interno lungo i viali, ville, giardini, lungomare. Il rhynchophorus ferrugineus ha vinto. È un’epidemia che come un’onda sta attraversando la Penisola, le sue coste soprattutto, e rischia di modificare per sempre paesaggi unici, amati e conosciuti in tutto il mondo. Le palme muoiono, vengono abbattute e bruciate. E in molti luoghi, mai più ripiantate, il «punteruolo rosso» non ha pietà: arriva alla base della pianta, si attacca, poi sale su in cima e s’infila dentro, tra le foglie della palma. Lì comincia la sua vita. Lì comincia la fine di quella della pianta.Non ci resta che continuare ad appellarci alle istituzioni perché è ancora possibile salvare il salvabile.
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