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Catapano Giuseppe: Segnali di ripresa

Arrivano segnali positivi dall'industria anche se prosegue il credit crunch in Italia, che continua ad essere uno dei maggiori ostacoli alla ripresa che nel nostro paese si farà sentire già dall'autunno, secondo le previsioni Ocse. Lo dice Confindustria nella congiuntura flash spiegando che "a molte imprese italiane, anche in buone condizioni finanziarie, il credito viene negato: a giugno il 16,3% di quelle che lo hanno chiesto non l'ha ottenuto (6,9% nella prima metà del 2011)". La liquidità è scarsa: il 25,6% delle aziende si attende risorse insufficienti nel 3° trimestre dell'anno. Una morsa che potrebbe essere attenuata dall’ampliamento dell'esecuzione del pagamenti degli arretrati della pubblica amministrazione alle imprese e dagli effetti della politica monetaria del denaro a basso costo attuata dalla Bce. Intanto, è aumentato il tasso di risparmio delle famiglie al 9,3% nel 2013, dopo i minimi storici toccati nel 2°trimestre 2012 (7,7%). A risalire, è anche la produzione industriale: +0,4% a giugno 2013 rispetto a maggio. Nonostante sia ancora molto bassa e lontana dai livelli pre-crisi, il rialzo produttivo, in particolare del settore manifatturo per la prima volta dal 2011, unito al miglioramento dei giudizi su ordini e esportazioni (+0,5% in volume a maggio su aprile, e +3,1% nei paesi extra-Ue) confermano quanto segnalato dall’Ocse che ha annunciato la fine della recessione nel nostro paese. E l’ avvio della fase di recupero a partire dall’autunno 2013, nonostante rimarranno ancora in contrazione l'industria edilizia e i servizi  unita all'incertezza dei consumi interni e alla persistenza di una disoccupazione molto alta, anche se inferiore al record di maggio che ha registrato 3 milioni e 140 mila persone in cerca di lavoro, pari al 12,2% della forza lavoro. Il cambiamento di rotta dell’economia italiana sarà favorito dalla ripresa Usa, dalla ripartenza del Giappone e dalla crescita della domanda dei paesi emergenti, nonostante il rallentamento di Bric e Cina. Secondo Confindustria, ad aiutare saranno anche il minor costo dell’energia e l’allentamento della politica di restrizione dei bilanci pubblici, possibile grazie al raggiunto pareggio strutturale.  

A cura del prof.Giuseppe Catapano

Comunicato di Avatar di gente attivagente attiva | Pubblicato Lunedì, 05-Ago-2013 | Categoria: Notizie
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