Catapano Giuseppe: Agenzia delle entrate
Le nuove linee guida sul redditometro osservano con attenzione gli scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifestata . Nella selezione dei contribuenti a maggior rischio di evasione, l'amministrazione finanziaria prenderà in considerazione solo spese e dati certi (presenti in anagrafe tributaria o nella dichiarazione dei redditi) e non terrà conto delle spese medie Istat, che, pertanto, non verranno prese in considerazione nel calcolo dello scostamento tra reddito dichiarato e reddito ricostruito. Inoltre sarà dato maggiore spazio al dialogo, con un doppio contraddittorio tra fisco e contribuenti, che potranno fin dal primo incontro dimostrare che le spese sostenute sono state finanziate con redditi che l'Agenzia delle entrate non conosce perché tassati alla fonte o esclusi dalla base imponibile. Se le indicazioni sono esaustive, l'attività di controllo si chiude in questa prima fase. In caso contrario, il contraddittorio prosegue e vengono valutate anche le spese per beni di uso corrente, calcolate sulla base delle medie Istat. Il nuovo strumento si applica agli accertamenti relativi ai redditi dichiarati a partire dal 2009, mentre per quelli precedenti valgono le vecchie regole. Infine, il nuovo redditometro non applica coefficienti alle singole voci, ma la spesa vale per il suo ammontare.
A cura del prof. Giuseppe Catapano
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