Depurazione delle acque: una lotta agli sprechi
In Italia il tema della depurazione delle acque è fortemente sentito, contando che il consumo procapite di acqua minerale in bottiglia è altissimo, con una percentuale di acquisto di acque confezionate incrementata di oltre il 300% rispetto a soli trent’anni fa. È convinzione comune tra gli italiani, infatti, pensare che l’acqua imbottigliata sia di qualità superiore rispetto a quella del rubinetto domestico.
Con la complicità degli slogan propagandistici, si ritiene un determinato marchio possessore di acqua dalle qualità superiori e dalle spiccate virtù terapeutiche, ma se la depurazione delle acque e altri trattamenti idrici all’avanguardia puntano alla razionalizzazione e all’abbattimento degli sprechi, il quadro generale della situazione italiana è il seguente: 12,4 miliardi di litri imbottigliati, oltre sei miliardi di bottiglie da 1 litro e mezzo che necessitano di ben 450 mila tonnellate di petrolio e tonnellate di anidride carbonica. E, ovviamente, tanta plastica da smaltire.
La quantità di plastica prodotta in Italia dal commercio di acqua minerale in bottiglia è abnorme, con un mercato che registra ben 2,3 miliardi di euro di ricavato: il ritardo del sistema di raccolta differenziata, complica ulteriormente le cose, senza dimenticare l’inquinamento generale causato dal trasporto su gomma delle casse d’acqua per centinaia di chilometri.
Sulla salubrità dell’acqua minerale in bottiglia, si può aggiungere il fatto che molto spesso le sorgenti in cui vengono effettuati i prelievi sono le stesse da cui si attinge l’acqua domestica, con la differenza che l’acqua potabile delle case è soggetta a più controlli, come quella proveniente dagli impianti di depurazione delle acque, facilmente monitorabile anche individualmente.
Il bandolo della matassa, dunque, è che si acquista acqua minerale in bottiglia pagando per il 90% sul totale unicamente spese di pubblicità e di trasporto merce, cosa che è perfettamente eludibile se ci si affida ad impianti per la depurazione delle acque e al comune rubinetto di casa.
Fortunatamente negli ultimi tempi, si è creata una spinta motivazionale in direzione della tutela dell’acqua, considerando il fatto che solo da pochissimo tempo sono stati incentivati moderni sistemi di depurazione delle acque e altre interessanti novità nel settore del trattamento idrico: dopo gli sperperi e le inefficienze passate, la coscienza comune sta cominciando a puntare i riflettori sul rispetto dell’ambiente e l’amore verso la natura, l’unica in grado di garantire una vita serena e abbondante di risorse.
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