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Villa fietta rinasce come cittadella del terzo settore

Al via il progetto visionario promosso dagli Istituti Filippin: nasce il nuovo polo sociale per la Pedemontana, accanto anche un bed and breakfast e l’asilo. Dopo oltre un decennio di abbandono, la storica villa di Pieve del Grappa si prepara a diventare un simbolo di innovazione sociale grazie a Castel Monte Onlus, Cooperativa Vita e Lavoro e Kikirù Onlus


Si inaugura la Scuola dell’Infanzia di Villa Fietta a Pieve del Grappa, ospiterà una trentina di bambini e tre insegnanti. Il progetto sarà presentato domenica 28 settembre, quando l’Istituto Filippin aprirà ufficialmente le porte al pubblico con una giornata dedicata alla comunità e alla creatività, alla presenza del Superiore Generale Fratel Armin Altamirano Luistro. L’evento segna l’inizio di un nuovo capitolo per la storica struttura, che si trasformerà anche in “Officina Villa Fietta”, spazio dedicato a incontri, laboratori e iniziative culturali aperte a famiglie e cittadini.

La mattinata inizierà alle 10.30 con l’accoglienza dei partecipanti e le attività ludiche per i più piccoli, organizzate dal Movimento Giovanile Lavoratori e dal Volontariato Filippin nel cortile della villa. Alle 11.00 è previsto il momento ufficiale: la presentazione del progetto Officina Villa Fietta, il saluto del Superiore Generale e il taglio del nastro della Scuola dell’Infanzia, simbolo di un rinnovamento educativo e sociale. La festa proseguirà alle 11.30 con un aperitivo conviviale, per condividere gioia e entusiasmo con tutta la comunità.


Villa Fietta negli anni è stata luogo d'arte e di storia, è sopravvissuta ad un terremoto ed è stata ristrutturata dal Massari. Ha visto generazioni alternarsi, contadini e nobili, epidemie e guerre, fino a diventare sede degli Arditi che da qui partivano per i loro assalti sul Monte Grappa. E ora, dopo oltre un decennio di chiusura, Villa Fietta torna a parlare. E lo fa attraverso un linguaggio nuovo, fatto di cooperazione, solidarietà e visione. L’antica dimora di Pieve del Grappa, di proprietà degli Istituti Filippin, si trasformerà infatti in un autentico polo sociale multifunzionale dove fragilità e potenzialità, aree sportive e naturalistiche, spazi culturali e servizi alle famiglie potranno incontrarsi. Ma non solo: prevista la realizzazione anche di un bed and breakfast.

Un progetto ambizioso, ribattezzato “Officina Villa Fietta” che nasce dalla volontà degli Istituti Paritari Filippin, che ne sono promotori e attori primari. Al loro fianco, un partenariato coeso e dinamico composto da Castel Monte Onlus, Cooperativa Vita e Lavoro e Kikirù Onlus. Il progetto prevede spazi per comunità residenziale diurna minori, spazi per la disabilità e spazi di accoglienza etica e formazione. La regia progettuale sarà di 593 Studio, società di ingegneria e architettura di Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, esperta in rigenerazione urbana e progettazione sociale.

L’intervento prevede la riqualificazione degli ambienti interni ed esterni della villa non ancora in uso: spazi abitativi per le comunità residenziali, laboratori terapeutici, aule formative, spazi per eventi e aree verdi per attività inclusive. Già nei prossimi mesi si lavorerà alla messa in esercizio del B&B etico e alla valorizzazione degli spazi esterni incluse le aree sportive.

A regime, si stima che vi lavoreranno oltre trenta persone a tempo pieno, in una sistema di servizi rivolti a giovani, adulti, famiglie, ed infanzia, mentre l’ostello potrà gestire centinaia di notti all’anno, un reale indotto per il territorio anche in chiave turistica.

La nuova vocazione della villa sarà caratterizzata dell’inclusione sociale prevedendo la realizzazione di una comunità residenziale per giovani con disturbi dello spettro autistico, una comunità educativa diurna e residenziale per minori in situazione di disagio, e un servizio diurno per la disabilità adulta. Tutte queste realtà saranno gestite dalle cooperative coinvolte nel progetto all’interno dei Piani di Zona dell’Usl. Ma non solo. Officina Villa Fietta sarà anche un luogo aperto al territorio grazie agli spazi dedicati ai consulenti sociali (previsti uffici per psicoterapeuti e psicologi in convenzione per i residenti).


“Villa Fietta non sarà più un bene dormiente, ma un luogo vivo, inclusivo e generativo – afferma Sileno Rampado, direttore generale degli Istituti Filippin –. Vogliamo creare una cittadella capace di rispondere ai bisogni del territorio, dove le fragilità non siano più un limite, ma una risorsa attorno a cui costruire comunità, formazione e opportunità. L’iter dei lavori è stabilito. Il primo step, già portato a termine riguarda il ritorno dell’asilo dalla sede del complesso Filippin alla Villa storica. Seguirà un percorso di progettazione condivisa e realizzazione di questo grande sogno che contiamo di portare a termine entro i primi mesi del 2027, quando la nuova vita della struttura entrerà a regime”. 

Non è stato facile arrivare a questo punto, far dialogare enti pubblici e privati spesso è complicato e 593 Studio ha giocato un ruolo determinante in tal senso. Alla base del progetto c’è un percorso partecipativo iniziato nel dicembre 2023, che ha coinvolto cooperative sociali, enti pubblici e cittadini in una serie di workshop. Dall’ascolto dei bisogni e delle aspirazioni del territorio è emersa con forza una realtà: mancavano spazi e servizi per i minori in difficoltà, per le persone con disabilità, oltre che un punto di aggregazione per famiglie e ragazzi.

“Officina Villa Fietta nasce come modello replicabile, capace di ispirare altre esperienze di rigenerazione e co-progettazione”, commenta il ceo di 593 Studio, Michele Sbrissa. “La vera innovazione non sta solo nell’architettura o nel design sociale ma nella capacità di far dialogare mondi diversi attorno a un progetto condiviso. Villa Fietta sarà uno spazio dove ciascuno potrà sentirsi accolto, valorizzato e parte di una comunità che non lascia indietro nessuno. Il tutto con un obiettivo preciso: promuovere l’inclusione attraverso il lavoro, l’educazione e la partecipazione attiva”. 

Il progetto si inserisce pienamente nel solco della tradizione educativa e sociale della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, proprietaria della villa. “Dopo oltre tre secoli di impegno nel campo dell’istruzione e della cura dei più fragili, i Fratelli vedono in Villa Fietta una nuova opportunità di missione concreta”, conclude Sileno Rampado, direttore generale degli Istituti Filippin. “Trasformare un bene storico in uno spazio contemporaneo di solidarietà e rigenerazione comunitaria. L’identità del luogo sarà profondamente legata ai valori lasalliani: educazione, prossimità, fraternità. Non costruiremo solo muri o spazi funzionali, ma un progetto di senso, un laboratorio di coesione e futuro per tutto il territorio”.


SCHEDA DI APPROFONDIMENTO - VILLA FIETTA | Storia ed evoluzione architettonica

Le origini di Villa Fietta risalgono all’inizio del XV secolo, attribuite alla famiglia Fietta. Una significativa fase di danni e ricostruzioni fu determinata dal devastante terremoto del 25 febbraio 1695: l’edificio rimase gravemente compromesso e fu successivamente restaurato su commissione del conte Bartolomio Fietta. Nel 1719, Giorgio Massari, noto architetto, fu incaricato di ristrutturare la casa padronale. I lavori iniziarono nel 1721, allargando e valorizzando l’assetto classicheggiante dell’edificio. 

Il complesso si trova in posizione dominante su una piccola altura, in località Fietta di Pieve del Grappa ed è articolato su un corpo principale centrale – la casa padronale – affiancato da due ali laterali più basse. La villa presenta una finta serliana al piano nobile, nella cui chiave di volta si inserisce una voluta in pietra a coronamento dell’arco centrale. L’interno conserva un salone passante su asse centrale, scale con doppia rampa e ricchi stucchi, alcuni attribuiti a Giovanni Savono, altri disegnati dallo stesso Massari e dal Bitante. 

A metà Ottocento il conte Lorenzo Fietta aggiunse anche un oratorio in stile neogotico. Nello stesso periodo sorsero ali laterali su progettazione di Antonio Zardo, che ampliarono la pianta della villa. Il giardino, organizzato secondo concezioni scenografiche, fu arricchito agli inizi dell’Ottocento con la sistemazione definitiva del parco boschivo e di viali prospettici che incorniciano una statua di Ercole. 

Nel Novecento, la proprietà passò al Seminario Minore del Patriarcato di Venezia e successivamente agli Istituti Filippin. Celebre il momento della Seconda Guerra Mondiale, quando divenne sede del comando degli Arditi, che da qui partivano per gli assalti sul Monte Grappa.


Comunicato di Avatar di comunicazionelivecomunicazionelive | Pubblicato Giovedì, 25-Set-2025 | Categoria: Notizie
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