Scene girate nei parchi eolici.

Prima di proporvi questo video vi racconterò qualche cosa..Gli utenti di Youtube molte volte seguono un filmato, ma in verità non si rendono bene conto dell’impegno che ci mette lo youtuber e delle difficoltà incontrate nel realizzare il lavoro, perché viene comunque proposto solo il prodotto finale.Prima di poter caricare questo lavoro ho dovuto studiare le locations sulle mappe, poi recarmi nei vari luoghi e, vi garantisco, accedere ad un parco eolico con lo scopo di lavorare con le immagini e con le attrezzature, non e’ per niente facile.In questo caso poi, occorreva trovare un sito accessibile con l’auto, data l’obbligatorietà di impiegare strutture pesanti, impossibili da trasportare manualmente, anche perché non avevo a disposizione una vera e propria troupe, ma eravamo solo io e la ragazza protagonista.Veronica, l’attrice del video, è una ragazza simpatica e volenterosa che ho conosciuto presso la palestra Pink Pole Gym, propostami dalla sua istruttrice Jil, una persona dinamica e molto aperta, che ama tanto il suo lavoro e lo sport pole gym.Il primo parco eolico, più scenografico, dotato di 5 generatori con pale di colore bianche e rosse, e’ situato su di un monte dal quale si gode di una vista fantastica che spazia dall’arco alpino piemontese da una parte, alla costa marina della Liguria di Levante. Però è proibito l’accesso con i mezzi e per raggiungerlo occorre affrontare una salita molto ripida.La pedana da pole gym è composta da un struttura di metallo massiccio, un pezzo unico apribile che supporta diversi spicchi di legno numerati che devono coincidere perfettamente nel montaggio, da effettuarsi con grande precisione. Sulla pedana viene poi fissato il palo, che deve essere assicurato in modo scrupoloso perché è destinato a reggere la atleta durante le sue incredibili evoluzioni.Le scene girate in questo caso non potevano quindi essere realizzate in evoluzione, ma solo e semplicemente con il soggetto che parlava dell’argomento.Il secondo parco eolico invece, era accessibile tramite una stradina stretta, se pur asfaltata, ma anch’essa molto pendente, per cui siamo giunti sul posto guidando una Panda 4X4. Qui abbiamo potuto montare la pedana su di un prato in vista dei generatori. L’attrezzatura normalmente viene posata su suoli piatti e solidi, come pavimenti di palestre o piazze cittadine. Sul prato era necessario qualche accorgimento in più per mettere la pedana in bolla ed in massima sicurezza.Siamo arrivati alla mattina presto, per evitare la presenza di curiosi che avrebbero potuto disturbare il nostro lavoro con la loro presenza.La zona è ricca anche di testimonianze di battaglie napoleoniche, quindi ce ne siamo approfittati ed abbiamo inserito anche il tema bonapartesco, filmando un monumento più in basso ed inserendolo nella nostra storia.Durante il montaggio del filmato poi, ho impiegato parecchio tempo a scegliere la musica adatta: doveva rendere l’idea dei pensieri inseriti in un paesaggio aperto, arioso e ricco di spazi.Il testo infatti è composto di pochi periodi, quasi ermetici. Con poche parole e nella breve durata del video occorreva dire o lasciare pensare a chi avrebbe seguito la storia, concetti semplici ma importanti: ho scelto quindi un genere ambiente tipo new age perché, malgrado che nella scenografia fossero contenute opere d’ingegneria create dall’uomo, la coreografia era principalmente formata dalla natura.Comunque questa esperienza è stata veramente interessante: dal primo momento nel quale mi era venuta in mente l’immagine di una ragazza che giocava nell’aria in simbiosi con le pale eoliche l’imperativo incessante e costante era “devo realizzala!”.Noi creativi siamo così…Marcello Bigongiali.