Grande fratello vip l'omofobia della casa
Grande fratello vip , come previsto l'atteggiamento riprovevole di Clemente Russo e di alcuni suoi compagni della casa, non ha solo scatenato l'indignazione giusta contro quello che può essere definito tranquillamente bullismo omofobo , precedentemente ho scritto un articolo lettera proprio sulla gravità dell'uso di certe parole, ed ecco che come immaginavo, gli imbecilli del web o webete come dice Mentana,si fanno spazio . Lui è Marco A. ,e ha pensato bene di replicare ad un articolo in difesa di Bosco Cobos, il concorrente deriso da Clemente e company, ma che a suo dire è giusto deridere in quanto se uno è frocio ed effeminato non si può pretendere di non essere derisi , inutile rimmarcare che poi la discussione è scesa a livelli , da parte sua, bassi di omofobia con battute ridicole che a me fan sorridere ma che sicuramente a qualche gay non forte di carattere può provocare danni enormi , come ho spiegato nella lettera precedente.. Ecco caro Clemente cosa insegna il tuo comportamento e quello di Costantino e Valeria che , invece di riprenderti si sono messi a ridere divertiti ... non ci trovo nulla di divertente quando poi il messaggio lanciato dalla casa del grande fratello vip si trasforma in un macigno sul web , dove persone, evidentemente frustrate della loro inutile e insignificante vita, vomitano tutto il loro odio e tutta la loro discriminazione verso chi è diverso , ed ecco perchè ritengo importante che gli inquilini della casa non solo tutti debbano scusarsi con Bosco ma anche con tutti quelli che , per colpa dei loro insegnamenti, si sentono legittimati ad insultare, minacciare un omosessuale ...Proporrei al grande fratello non di punire , perchè sarebbe stupido , ma di far comprendere , magari che ognuno devolvi una cifra simbolica alle famiglie di quei ragazzi giovani che si sono suicidati per atti di bullismo, di omofobia ...e magari organizzare ( con me presente ) anche un piccolo incontro tra noi gay con storie alle spalle e loro nella casa e raccontargli non solo il nostro vissuto ma anche le nostre cicatrici , sarà sicuramente utile a farli comprendere e a comportarsi diversamente in futuro ... un abbraccio di solidarietà a Bosco Cobos , che seppur non mi piaccia molto lo rispetto e a tutto lo staff del grande fratello .... Maggioni Angelo ( Savona )
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