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Il software open source e l'evoluzione documentale approfondimenti

La tendenza tecnologica che spinge verso una completa informatizzazione e de-materializzazione dei processi amministrativi e documentali, rappresenta un'opportunità per i professionisti e le aziende che desiderano incrementare il proprio livello di efficienza e abbattere i relativi costi di gestione.

Un'opportunità, che non sempre è riconosciuta come tale a causa di un ritardo culturale del nostro Paese, è quella offerta dal mercato open source e dalla disponibilità di software di qualità a costo zero. Tra questi prodotti, solo per fare qualche esempio, vi sono l'apprezzata suite per l'ufficio OpenOffice e il famoso browser Mozilla Firefox. Tali applicazioni, sono distribuite senza copyright e non richiedono il pagamento di alcuna licenza, quindi possono essere utilizzate liberamente senza alcun limite ma soprattutto senza rinunciare alla qualità di una soluzione collaudata a livello globale da milioni di utenti.

Tutto italiano è invece il prodotto PaghePro, soluzione sviluppata da Iubar per la gestione del Libro Unico del Lavoro, l'elaborazione dei cedolini e il calcolo dei contributi. Si tratta della prima applicazione paghe completamente free, rilasciata come software open-source.
A dimostrazione della sua estrema flessibilità e della sua innovativa architettura software, Iubar ha integrato all'interno del prospetto paga le ultime tecnologie in tema di sicurezza digitale e archiviazione documentale. Non solo si può scegliere di firmare digitalmente ogni file pdf ma, novità assoluta, è possibile apporre sul cedolino cartaceo un particolare timbro elettronico. Si tratta di una sorta di codice a barre bidimensionale (non lineare), con un'elevata capacità di memorizzazione dati, nel quale sono rappresentate le informazioni riguardanti il contenuto del documento, l'autore, la data di creazione, e altri dettagli utili alla sua archiviazione elettronica e cartacea.

Esistono numerose situazioni in cui i documenti possono attraversare, nel corso della loro elaborazione, uno o più passaggi tra digitale e carta. Nasce così l'esigenza di proteggere tali documenti in tutte le fasi del loro ciclo di vita, indipendentemente dal supporto, elettronico o cartaceo, utilizzato. Allo scopo il timbro digitale, che contiene un certificato di autenticità, può garantirne la non alterabilità delle informazioni stampate, proteggendole da eventuali contraffazioni. 

Il soggetto che riceve il documento cartaceo e desidera convalidarne l'autenticità, può decodificare il codice a barre con l'ausilio di uno scanner, uno smart-phone oppure attraverso una specifica applicazione web, disponibile gratuitamente sul sito Iubar.it.

L'adozione delle tecniche descritte, non richiede investimenti hardware né l'acquisto di software, è sufficiente la comune dotazione hardware, già presente in tutti gli uffici, ovvero una stampante laser, uno scanner ottico e PaghePro (open-source).

Tutte le informazioni relative a PaghePro, il download del pacchetto di installazione e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito ufficiale iubar (www.iubar.it).

Approfondimento: http://www.iubar.it
Comunicato di Avatar di LauraLaura | Pubblicato Giovedì, 02-Set-2010 | Categoria: Tecnologia
Tags: paghe
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