"Non dobbiamo tollerare gli abusi sui minori"
Sentire all’Angelus di domenica 1 maggio il Papa dichiarare che è inammissibile accettare gli abusi e i soprusi nei confronti dei minori ed auspicarne l’immediata punizione con la severità che il caso merita mi sono sentito profondamente rinfrancato.
Sono Gabriele Felice e in qualità di presidente di Nuove Frontiere onlus da anni mi batto perché questo avvenga, auspicandone nei casi di maggiore gravità e dietro accertamento di fattispecie di reato la decadenza della potestà genitoriale e nel contempo l’inizio di un iter di adozione per i minori più piccoli capace di offrire loro una chance di riscatto.
Abbiamo pure ipotizzato assieme alla nota psicologa infantile Loredana Petrone una riforma sostanziale delle adozioni nazionali che trova il suo perno proprio nella decadenza della potestà genitoriale. Non è infatti accettabile in un Paese occidentale vedere costantemente e ogni giorno violati i diritti dei minori, constatarne gli abusi e vedere che nessuno fa niente.
Trovo altresì scandaloso che nonostante ci siano oltre mezzo milione di minori che vivono in condizioni drammatiche le famiglie che desiderano adottare vedano come unica possibilità quella dell’adozione internazionale.
Per questo ho accettato la candidatura come consigliere comunale nella lista Storace che appoggia Marchini stufo come sono di vedere cadere nel nulla i nostri appelli e denunce alle autorità di governo centrali e locali.
Arrivato ormai a cinquant’anni ho purtroppo capito che per affrontare simili questioni l’agone della politica è inevitabile e spero che i cittadini possano appoggiare le idee, i valori, i progetti e le speranze che da anni porto avanti e che non sono frutto di una boutade elettorale.
La lotta all’accattonaggio, alla microcriminalità, alla prostituzione minorile e all’evasione scolastica in accordo con le forze dell’ordine, la magistratura ed i servizi sociali sarà da parte nostra portata avanti senza se e senza ma. Su questo punto Tolleranza zero. Dovrebbe essere e spero che sarà una battaglia di tutti, più che di civiltà di umanità. “Solo nella città di Roma, i procedimenti penali che riguardano l’induzione, il favoreggiamento, lo sfruttamento e l’organizzazione della prostituzione minorile sono passati da 31 casi nell’anno 2012 a 191 nell’anno 2014, un + 516% in soli 2 anni che mette i brividi. Ad aumentare è anche la prostituzione minorile maschile, che in questo caso coinvolge per lo più ragazzini stranieri” (fonte Beppegrillo.it).
Diverso il discorso per le famiglie in gravi difficoltà economiche: per queste il sostegno del Comune deve essere totale sia nel campo dei servizi sia in quello dei contributi economici. Dirò di più: la condizione dei minori è una vera cartina di tornasole sullo stato di salute della famiglia. “L’Italia è ancora il posto peggiore in Europa in cui essere bambini. Sono circa 6 milioni infatti i minori che nel nostro Paese vivono in condizioni di povertà e di questi ben 1,4 milioni si trovano in povertà assoluta” (fonte AIBI). Sono anche questi i dati che ci fanno dire che l’immigrazione va fermata ora perché il Paese non ce la fa. Ma di questo parleremo in un altro articolo.
Un’ultima cosa: la lotta all’accattonaggio e all’abuso dei minori è una lotta anche alla peggiore immigrazione che fa del minore una fonte di reddito. Pertanto una severa lotta su questo fronte sarà anche un disincentivo per le frotte di immigrati “delinquenti”.
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